Nella mattinata di sabato 3 febbraio una sparatoria ha sconvolto la città di Macerata.
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Un uomo, armato di pistola, ha iniziato a sparare dalla sua auto in corsa, nella zona della stazione, in via dei Velini e via Spalato. Dopo alcune ore è stato fermato dalla polizia, dinanzi al Monumento ai Caduti, mentre faceva il saluto romano, con addosso un tricolore.
Secondo le prime informazioni l’uomo si chiama Luca Traini e ha ammesso la responsabilità dell’accaduto.
I feriti sono tutti stranieri, cinque uomini e una donna. Sono stati trasferiti in pronto soccorso, e uno di loro è in condizioni gravi.
La zona dove è avvenuta la sparatoria, era la stessa di quella dove si sono svolte le indagini che hanno condotto al ritrovamento delle valigie con il cadavere della giovane Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa alcuni giorni fa.
La ragazza era scomparsa da un centro di recupero per tossicodipendenti. L’unico indagato per l’omicidio al momento è un nigeriano di 29 anni.
Il sindaco di Macerata, Romano Carancini, aveva invitato tutti i cittadini a rimanere chiusi in casa a causa dell’uomo armato.
Anche dopo che l’allarme è rientrato, nella città blindata e barricata nelle case, vi è ancora un clima di terrore.
L’autore della sparatoria ha 28 anni, frequenta la palestra Robbys di Macerata e, secondo alcune fonti citate dalla Stampa, aveva annunciato più volte: “Vado a sparare ai neri”.
Nel 2017 era candidato alle elezioni comunali di Corridonia, in lista con la Lega Nord. Non prese neanche un voto.
Il video dell’arresto:
“Sarà politicamente scorretto, sarà sconveniente, in campagna elettorale nessuno farà un passo avanti, ma oggi noi ci schieriamo con Luca Traini”, dice invece Forza Nuova.