Fino a quando il digitale terrestre, i canali tematici e la tv on demand non hanno completamente rivoluzionato la televisione in Italia negli anni Duemila, le emittenti locali avevano un ruolo diverso e ben più importante rispetto a oggi.
Tolti i primi sette tasti del telecomando, si entrava in un mondo che variava di regione in regione, fatto di televendite, annunci e di programmi che, nei rispettivi contesti, sono diventati dei veri e propri cult.
Nel Lazio, per esempio, fino al 2013 esisteva un canale chiamato Tele Roma Europa, ma noto con l’acronimo Tre, nome che mantenne fino al 1995 quando assunse il nome di Super 3.
Per tutti i nati nel Lazio tra gli anni Ottanta e Novanta, Super Tre è sinonimo di un solo nome: Sonia.
Sonia è stata protagonista a partire dal 1993 di quello che è diventato il programma più simbolico dell’emittente, La posta di Sonia, un programma in cui venivano mandati in onda cartoni animati.
Questi erano intervallati da spezzoni in cui la stessa Sonia leggeva le letterine dei suoi piccoli spettatori, alcuni dei quali avevano il privilegio di essere lì con lei nello storico studio di via Damiano Chiesa 8, nel quartiere romano di Monte Mario.
Al termine dei cartoni, la stessa Sonia, in un video, dava la buona notte attraverso un’apposita canzone, chiamata appunto L’ora della buona notte.
Questo programma, simbolo della rete, è durato esattamente 20 anni, dal 1993 alla chiusura dell’emittente, nel 2013, e Sonia è sempre rimasta un idolo per tutti i giovani di Roma e del Lazio.
Anche chi oggi ha più di 20 anni la ricorda volentieri, soprattutto sui social network. Ci si può facilmente imbattere in gruppi in cui si nota come non sia mai invecchiata, leggende metropolitane che parlano di una sua morte e condivisioni della sua celebre canzone, che su Youtube ha superato le 100mila visualizzazioni.
Una carriera rimasta sempre nella dimensione locale, ma che le ha garantito un pubblico fedele e affezionato che ancora oggi la rimpiange e la ricorda con grande affetto, anche se dal 2013, Sonia, è lontano dalle scene.
Eppure, nel febbraio del 2016, la cronaca di Roma di Repubblica ha intervistato Sonia Ceriola – questo il suo cognome, che ai tempi della posta di Sonia non voleva dichiarare per via dell’omonimia con un tipo di pane diffuso a Roma. In questo modo l’intervistatore ha potuto ripercorrere la carriera di Sonia e cosa è adesso di lei.
Sonia ha raccontato come nel 1993 fosse una centralinista a Tre, finché non decisero di chiederle di condurre gli intermezzi tra i cartoni animati. Inizialmente volevano farli annunciare da alcuni bambini, ma per alcuni problemi legali non lo poterono fare: decisero così di chiedere a Sonia.
Il programma ebbe un notevole successo. All’inizio Sonia conduceva e continuava a fare la centralinista, ma poi la rete decise che non poteva continuare il doppio lavoro, anche perché la sua voce era divenuta troppo famosa.
Le lettere arrivavano in continuazione, anche trecento al giorno, e Sonia a Roma diventò una vera celebrità tra i più giovani. Poi, la crisi delle reti private ha portato anche Super Tre alla chiusura.
Oggi Sonia ha 48 anni e vive a Latina, insieme al figlio e al marito, insieme al quale gestisce una tabaccheria. Ma, racconta a Repubblica, sono ancora in molti a riconoscerla e fermarla per strada.
L’ORA DELLA BUONANOTTE