TPI ha intervistato Rosa Cilano, moglie dello skipper Aldo Revello disperso insieme ad Antonio Voinea dal 2 maggio 2018.
I velisti erano di ritorno da Martinica quando si sono persi i contatti.
Dopo una prima interruzione, le ricerche sono ripartite il 7 maggio.
I due velisti sono scomparsi nel tratto di mare compreso tra le Isole Azzorre e Gibilterra.
Può raccontarci come è nata l’idea in Aldo e Antonio di intraprendere questo viaggio in mare?
Lui fa questo mestiere da tanti anni e tempo fa, prima dell’inizio della stagione passata, avevamo deciso di rifare la traversata atlantica e lui ha preparato la barca e tutto quello che serviva per il viaggio.
Un viaggio simile non si prepara dall’oggi al domani, serve una preparazione molto lunga.
Da quanti anni suo marito pratica questa attività?
È 35 anni che naviga.
Il comando di emergenza quando è stato attivato?
È stato attivato il 2 maggio alle 13.48. Si tratta di un oggetto da azionare in caso di emergenza.
Si tira fuori dalla sua fede e per farlo serve una certa forza. Non si sfila con un’onda.
A questo punto lo tiri fuori, lo armi e da quel punto inizia a trasmettere un segnale di soccorso.
Non dobbiamo mollare, perché sono certa che sono vivi e stanno aspettando di essere trovati.
E con questo segnale non è stato ancora possibile determinare la posizione di Aldo e Antonio?
Non ancora.
Come stanno proseguendo le ricerche?
La nave Alpino è ancora sul pezzo e idem una nave militare portoghese.
Lei in contatto con qualcuno dello Stato Italiano?
Ho sentito la Farnesina più e più volte e la guardia costiera nazionale di Roma.
Loro mi informano degli sviluppi.