“Dedico questo premio a tutti coloro che il mare non sono riusciti ad attraversarlo perché ci sono rimasti dentro e in questo momento mi sento proprio di dedicarlo a Gabriele Del Grande. Lui è stato il primo attraverso un sito a contare i morti nel Mediterraneo, quando ancora nessuno sapeva che si moriva nel Mediterraneo. Adesso è prigioniero in Turchia, pretendo che il governo del nostro paese riporti a casa presto Gabriele”.
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Con queste parole rilasciate a Radio Rai 1, Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, ha commentato il premio Unesco per la Pace che le è stato attribuito.
Il prestigioso riconoscimento, istituito nel 1989, è un premio per tutte le persone, istituzioni od organizzazioni che si sono distinte per la ricerca della pace. È stato attribuito dalla giuria dell’ Houphouet-Boigny alla sindaca e all’ong francese SOS Méditerranée per aver salvato la vita a numerosi rifugiati e migranti e averli accolti con dignità.
“Da quando è stata eletta sindaco nel 2012, Nicolini si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione dopo l’arrivo di migliaia di rifugiati sulle coste di Lampedusa e altrove in Italia”, si legge nelle motivazioni.
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