Simboli elezioni europee Viminale – Il 7 aprile si è aperta la presentazione dei contrassegni nella sede del Ministero dell’Interno in vista delle elezioni europee del 26 maggio.
Oltre ai partiti tradizionale e di cui ogni giorno si sente parlare, colpiscono come sempre i nomi di quei movimenti che riemergono in occasione di determinate tornate elettorali.
Eccone alcuni, anticipati dal blog di Gabriele Maestri:
Uno dei primi segretari a varcare la soglia del Viminale è Francesco Miglino del Partito Internettiano: i suoi membri ritengono che “solo tramite la rete ogni cittadino, prima tenuto fuori dai luoghi decisionali, può rinnovare la dinamica sociale con la partecipazione in tempi reali, alla gestione di spazi politici e di interessi socialmente condivisi”.
A presentare il simbolo del proprio partito c’è anche Mirella Cece, che ai giornalisti riuniti fuori dal Viminale spiega: “Siamo monarchici, costituzionali, ministeriali. Riteniamo che i partiti debbano esistere, ma siamo piramidali”.
Restano ancora segreti i dettagli sul programma elettorale, che verrà svelato nei prossimi giorni.
Partito Pirata
“Garantire l’accesso libero alla conoscenza, poiché gli ostacoli economici non devono escludere nessuno dalla cultura e dalle informazioni scientifiche, combattendo così l’ignoranza e gli oscurantismi”.
Questo in sintesi il programma del Partito Pirata, che anche questa volta ha presentato il simbolo al Viminale per assicurarsi la partecipazione alle prossime europee.
Movimento della Catena
“L’unione fa la forza” è invece la sintesi del movimento che nel suo stesso simbolo riporta un grande cerchio formato da anelli legati tra di loro.
Grande ritorno alle europee per il movimento che raggiunse il suo apice tra il 2012 e il 2013 e di cui si è tornati a parlare con l’ascesa in Francia dei Gilet gialli.
Movimento Poeti d’Azione
Spada e la penna, questo il simbolo del partito dei poeti capeggiato da Alessandro D’Agostini, il cui motto è: “Meno Europa in Italia, più cultura italiana in Europa”.
Europee, il “trucco” dei partiti minori per evitare di dover raccogliere 150mila firme
Sono più di 20 i simboli depositati nelle prime ore del 7 aprile: si va dal Partito Internettiano, alla Liga Veneta Repubblica, al Sacro Romano Impero Cattolico e La Catena, fino alla Democrazia Cristiana, al Movimento Politico Forconi, a Casapound Destre Unite, al Partito Pirata, al Movimento Poeti d’Azione, alla Lega Salvini Premier, al Popolo della Famiglia-Alternativa Popolare, a Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Svp.
Immancabili anche i simboli di Popolari per l’Italia, Nuovo Cdu, Movimento Riscatto Nazionale, Partito Comunista Italiano, Unione di Centro, La Sinistra (Gue/Ngl – European Left), Uniti per l’Italia, Pensa Italia per l’Europa, No alla cassa forense, Federalisti Democratici Europei, Italia Moderata.
Leggi l'articolo originale su TPI.it