Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Lite senza precedenti tra Sgarbi e Giordano a Cartabianca. La Berlinguer furiosa | Video

La lite a Cartabianca tra Vittorio Sgarbi e Mario Giordano
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 12 Ott. 2018 alle 07:20 Aggiornato il 16 Nov. 2018 alle 16:36

 

La conduttrice Bianca Berlinguer urla al critico d’arte Vittorio Sgarbi “Ti butto fuori”, mentre l’ex direttore del Tg4 Mario Giordano, in collegamento, si agita e grida. È questa la scena che si è venuta a creare al talk show politico Cartabianca martedì 9 ottobre 2018.

La rissa è scoppiata per le diverse posizioni dei due ospiti sul caso Riace e sull’arresto del sindaco Domenico Lucano. Il primo cittadino è infatti ai domiciliari: al centro dell’indagine la gestione dei finanziamenti per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.

La conduttrice Bianca Berlinguer ha provato a placare gli animi, gridando a Sgarbi presente in studio: “Ti butto fuori, niente parolacce”. A Cartabianca non si era mai vista una bagarre simile.

A iniziare la rissa è stato Giordano, il giornalista di Mediaset che, in collegamento e munito di cartelli, ha sottolineato come il rispetto della legge sia sacro.

A rafforzare questa posizione ha citato le Brigate Rosse che violavano la legge “in nome di un bene supremo”.

“La nostra bussola è il rispetto della legge, la disobbedienza civile non si fa di nascosto, ma davanti alle telecamere correndo dei rischi. La legge è sacra”.

Sgarbi furioso ha risposto a Giordano: “La legge non è sacra, la legge non è sacra, la legge non è sacra, la legge non è sacra, testa di ca..o. Il sacro riguarda Dio, la legge la fanno gli uomini, imbecille. Se la legge è sacra è sacra anche la persecuzione degli ebrei”.

Sgarbi ha aggiunto: “Questo qui – riferendosi a Giordano – a settembre ha intervistato Salvini, che ha attaccato Patronaggio (il pm che ha indagato il ministro per il caso Diciotti, ndr). In quel caso non ha detto che la legge è sacra, ipocrita”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version