Intorno alle 6,30 di domenica 25 novembre a Roma, a bordo del bus dell’Atac della linea 280, due ragazzi sono stati sorpresi a fare sesso davanti agli altri passeggeri.
Lui 17enne romano e lei una ragazza di 28 anni di origine sarde che vive a Roma. Stavano rientrando a casa da una notte trascorsa in alcuni locali nella zona di Ostiense. Saliti sull’autobus i due hanno iniziato con delle effusioni per poi passare ad un vero e proprio rapporto davanti agli altri passeggeri.
L’autista a quel punto è intervenuto e ha chiamato subito i Carabinieri. All’altezza di Lungotevere Marzio gli agenti della pattuglia mobile di zona del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro sono intervenuti.
I Carabinieri hanno invitato i due giovani a ricomporsi, denunciandoli a piede libero per atti osceni in luogo pubblico.
Il reato di atti osceni in luogo pubblico è regolato dall’articolo 527 del codice penale ed è stato recentemente depenalizzato: chi è denunciato rischia però una sanzione amministrativa tra i 5mila e i 30mila euro.
Nel caso fosse riconosciuta l’aggravante di compiere gli atti osceni nei pressi di luoghi frequentati da minorenni c’è poi una possibile pena a da quattro mesi a quattro anni e mezzo di reclusione, inoltre “se la persona offesa dal reato è affetta da minorazione psichica, fisica o sensoriale”, la pena è ulteriormente aumentata da un terzo alla metà.