Sergio Mattarella compie 77 anni. Il dodicesimo Presidente della Repubblica nacque a Palermo il 23 luglio del 1941.
Silenzioso e low profile, il Capo dello Stato ha alle spalle una vita intensa fatta di sofferenze – come quella per l’assassinio del fratello Piersanti per mano di Cosa Nostra nel 1980 – e di soddisfazioni a livello politico.
Abituato alla politica
Quarto figlio di Maria Buccellato e di Bernardo, Sergio sin da piccolo viene abituato alla vita politica. Il padre, infatti, a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta è cinque volte ministro per la Democrazia Cristiana. Motivo per cui tutta la famiglia lascia presto la Sicilia per trasferirsi a Roma.
Qui il giovane Mattarella frequenta il liceo classico San Leone Magno, un istituto religioso. Si avvicina al mondo cattolico, aderendo al Movimento Studenti dell’Azione Cattolica e ricoprendo responsabilità a livello regionale.
Consegue la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma con una tesi su “La funzione dell’indirizzo politico” e poi sceglie di tornare a Palermo. Frequenta uno studio di avvocati del capoluogo siciliano e si specializza in diritto amministrativo.
La carriera accademica
Sono gli anni, questi, in cui si profila per il giovane Mattarella la possibilità di intraprendere la carriera accademica.
E, infatti, presto diventerà collaboratore del noto docente di diritto amministrativo e costituzionale Pietro Virga, presso l’Istituto di Diritto Pubblico.
Da collaboratore ad assistente di diritto costituzionale, fino a vestire i panni del professore associato, iniziando ad insegnare diritto parlamentare.
L’insegnamento occuperà gran parte della vita professionale di Mattarella, che smetterà solo nel 1983, quando andò in aspettativa per il mandato parlamentare.
L’impegno cattolico-sociale nella Dc dorotea
All’attività di insegnante, Mattarella per tutta la vita affiancò quella politica. Prima il padre, poi il fratello maggiore Piersanti gli avevano trasmesso una passione che l’avrebbe accompagnato sempre.
Seguendo le loro orme, Mattarella si avvicina al filone di impegno cattolico-sociale e riformatore degli amici di Moro della Democrazia Cristiana.
Qui, nella corrente di sinistra del partito cattolico, Sergio troverà il suo posto dopo il brutale assassinio del fratello Piersanti, nel 1980.
La Sicilia, la mafia e la nuova DC
Mentre l’impegno politico di Mattarella cresce, attorno alla metà degli anni Ottanta, la Sicilia è segnata dal sangue degli omicidi di stampo mafioso.
Le esecuzioni, nel 1982, del segretario regionale del PCI Pio La Torre prima e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa poi spingono la Dc ad impegnarsi in Sicilia contro Cosa Nostra.
Sergio Mattarella ebbe un ruolo cruciale in questo momento. Nel congresso regionale di Agrigento del 1983, Mattarella pose la condizione che il Comitato Regionale del partito venisse eletto tramite liste contrapposte.
In questo modo, anche attraverso una soglia di sbarramento, si impedì alla corrente dell’ex sindaco palermitano Vito Ciancimino, ritenuto vicino agli ambienti mafiosi, di trovare rappresentanza nell’organo regionale del partito.
In quello stesso anno, nel 1983, Mattarella viene eletto deputato per la Democrazia Cristiana nella circoscrizione della Sicilia occidentale, con quasi 120mila preferenze.
Farà parte della Camera dei Deputati fino al 2008 e nel corso delle sette legislature ha fatto parte della Commissione Affari costituzionali, della Commissioni Affari esteri e del Comitato per la Legislazione, di cui è stato anche Presidente.
Durante la formazione del governo Andreotti VI, nel 1989, Mattarella viene nominato Ministro della pubblica istruzione e l’anno dopo avvia la discussione del rinnovamento del sistema dell’istruzione.
Quando lasciò la poltrona per un ideale
“Ci siamo dimessi”, disse Sergio Mattarella nel 1990 dimettendosi, insieme ad altri ministri dal governo Andreotti per protestare contro l’approvazione del legge Mammì, che disciplinava il sistema radiotelevisivo pubblico e privato legalizzando la situazione esistente: il monopolio della Fininvest nel settore privato.
«Riteniamo che porre la fiducia per violare una direttiva comunitaria sia in linea di principio inammissibile e inopportuna in questo semestre», aggiunse in quell’occasione Mattarella.
L’impegno per la scuola
Si occupa anche di scuola elementare ed è tra i promotori del superamento del maestro unico, attraverso l’introduzione del modulo dei tre insegnanti su due classi.
Nonostante gli attacchi soprattutto da parte dell’opposizione di sinistra, la riforma è stata considerata di grande portata innovativa sotto il profilo pedagogico.
Il Mattrellum
L’undicesima legislatura lo vede protagonista della riforma del sistema elettorale della Camera e della Senato. Dopo i risultati del referendum del 1993, la riforma portava il nome proprio dell’attuale presidente della Repubblica.
Il politologo Giovanni Sartori la ribattezzò Mattarellum e la legge fu impiegata nelle elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001.
Ministro della Difesa con D’Alema e Amato
Dal luglio del 1987 al luglio del 1989 Mattarella è Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri fino al dicembre del 1999, quando viene nominato Ministro della Difesa.
Incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001, prima nel governo D’Alema e poi in quello Amato.
Sotto la sua guida, viene abolita la leva militare obbligatoria e l’Arma dei Carabinieri diventa una forza armata autonoma. Sono anche gli anni in cui l’Italia è sempre più presente nelle missioni di pace delle Nazioni Unite.
Nell’elezioni del 2008 Sergio Mattarella non si ricandida e sceglie così di mettere un punto alla sua vita politica. Sarà nominato componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, di cui è stato anche Vice Presidente.
Il 5 ottobre 2011 viene stato eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011.
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica
Con 667 voti, il 31 gennaio del 2015 Sergio Mattarella viene eletto Presidente della Repubblica italiana. Presterà giuramento il 3 febbraio divenendo il dodicesimo Capo dello Stato.
Nelle vesti di Capo dello Stato, Mattarella ha conferito l’incarico a due presidenti del Consiglio dei ministri: Paolo Gentiloni prima e Giuseppe Conte poi.
Tra gli atti più importanti, si ricorda l’elezione a senatrice a vita di Liliana Segre, sopravvissuta all’olocausto, il 19 gennaio del 2018.
La vita privata
Mattarella è stato sposato con Marisa Chiazzese, morta nel 2012. Dal matrimonio sono nati tre figli: Laura, che per tutto il periodo del mandato da Presidente del padre svolgerà le funzioni di protocollo tipiche del consorte; Francesco e Bernardo Giorgio, docente universitario di diritto amministrativo all’Università di Siena, alla LUISS Guido Carli di Roma e presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
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