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Sea Watch, dopo lo scontro nella maggioranza arriva l’accordo sui migranti, li accoglierà la Chiesa Valdese

Di Laura Melissari
Pubblicato il 10 Gen. 2019 alle 07:42

Il governo ha trovato un accordo sull’accoglienza di alcuni migranti sbarcati nella giornata del 9 gennaio dalla nave Sea Watch a Malta. Dopo le tensioni all’interno della maggioranza, e l’irritazione di Matteo Salvini per la decisione del premier Conte, è stato convocato un vertice di due ore nella tarda serata.

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I migranti, circa una decina, saranno accolti dalla Chiesa Valdese, che vi provvederà senza oneri per lo Stato. Il vertice, che ha visto l’aperta contrapposizione tra Salvini, Di Maio e Conte, si è concluso quasi all’1 di notte.

La Lega e il M5s hanno diramato comunicati con una narrazione un po’ differente della questione: il partito di Salvini ci ha tenuto a sottolineare che l’accoglienza in territorio italiano avverrà solo dopo che l’Europa farà la sua parte, accoglienza altre decine di migranti sbarcati. Il movimento di Di Maio ha parlato di famiglie con bambini, che saranno accolte dalla Chiesa Valdese.

Matteo Salvini, che nella giornata di ieri è stato impegnato in Polonia, in una serie di incontri in vista delle elezioni europee, ha fatto notare il suo disappunto dicendo che la prossima volta gli incontri per prendere simili decisioni devono avvenire prima e non dopo e che l’immigrazione la gestisce il ministro dell’Interno.

“Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l’Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l’Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati. Il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle Ong. Aggiungo che ogni nuovo eventuale arrivo dovrà essere a costo zero per i cittadini Italiani”, sostiene il Carroccio.

I migranti che per 18 giorni sono stati in balia delle onde tra la Libia e Malta, hanno finalmente avuto l’ok di sbarcare intorno alle ore 12 del 9 gennaio 2019. Qui abbiamo raccontato tutto quello che  successo in queste quasi tre settimane di stallo dell’Europa.

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