Era stata cancellata per errore qualche giorno fa perché scambiata per un atto vandalico, mentre ora è riapparsa, anche se non nello stesso luogo.
Parliamo della storica scritta “Vota Garibaldi lista n.1”, che dal lontano 1948 resisteva su un muro di via Basilio Brollo, nel quartiere Garbatella di Roma. La stessa frase, seppur scritta con una bomboletta di colore bianco anziché rosso, è stata trovata questa mattina sulla facciata dell’edificio del comune di Roma di via Pietroselli, proprio nel cuore del centro storico della Capitale, dove ha sede l’assessorato alle politiche del territorio.
La scritta sul muro, comunque, non è l’unica: sul pavimento della scalinata d’ingresso all’edificio, con lo spray rosso, qualcuno ha scritto “Via il partito della forchetta Fronte Popolare”.
L’errore sulla rimozione di quella che era una tra le testimonianze murarie più vecchie della città ha sollevato diverse polemiche e una nuova pioggia di critiche si è battuta sul sindaco della Città Eterna, Virginia Raggi. Il “reperto archeologico” della Garbatella, d’altronde – probabilmente realizzata a quei tempi da un militante in vista delle prime elezioni della neo Repubblica – aveva resistito a pioggia, neve e grandine. Non è stata mai cancellata e, anzi, nel 2014, aveva subito un restauro.
Il presidente del VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, a TPI aveva espresso il suo risentimento e commentato il fatto dicendo che si trattava di “un’azione di una superficialità incredibile”. “Come hanno fatto a sbagliarsi? C’era anche una targa commemorativa per segnalarne l’importanza”, sono state infatti le parole del mini sindaco di Municipio.
Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, anche lui infuriato per la mancanza di rispetto nei riguardi della memoria storica, in un’intervista al Foglio ha dichiarato: “Faccio il critico da una vita ma non ricordo nulla di così assurdo, mi viene in mente solo un episodio simile. A Ferrara una volta hanno ridipinto la facciata di un palazzo antico in terracotta che risaliva al 400. Ecco siamo a quei livelli”.
L’atteggiamento per il mantenimento delle opere d’arte a Roma, secondo il critico, non sarebbe all’altezza di una Capitale: “In termini generali il declino artistico e culturale in città è evidente. È colpa della giunta Raggi. Stanno distruggendo la città”, è stata la feroce critica di Sgarbi.