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Credo in Satana e vi spiego perché il satanismo non è quello che vi hanno sempre raccontato

TPI ha provato a fare chiarezza chiedendo a Jennifer Mezzetta, fondatrice dell'Unione Satanisti Italiani, cosa sia per loro il satanismo e come funzioni questo culto

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 16 Mar. 2017 alle 16:06 Aggiornato il 12 Set. 2017 alle 08:37

Un sedicente “mago” di 69 anni e due suoi complici, di 73 e 19 anni, sono stati arrestati il 14 marzo 2017 dalla polizia di Torino con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti e dalla minore età della ragazza.

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La vittima, una studentessa di 17 anni, era stata convinta dall’allora fidanzato a partecipare a sedute spiritiche, alle quali – secondo diverse fonti e media – la ragazza prendeva parte per “liberarsi dal demonio”.

Non è stato ancora chiarita la natura di quegli incontri e se fossero realmente legati al mondo del satanismo. Quel che è certo è che, anche in questo caso, uomini privi di scrupoli hanno fatto leva sulla debolezza psicologica di una persona millantando poteri magici e arricchendo l’immaginario spaventoso legato alla religione del satanismo.

Già, perché anche se a molti di noi sembrerà di difficile comprensione, il satanismo è a tutti gli effetti una religione. Religione della quale si sa molto poco e che viene nominata esclusivamente quando emergono macabri fatti di cronaca.

Ma perché si dovrebbe venerare il diavolo e chi sono queste persone che rivendicano questa volontà?

Cercando informazioni in rete è difficile riuscire a comprendere da chi sia realmente composto questo culto: i siti in circolazione sono tantissimi e – sorprendentemente – esistono pagine e pagine web che illustrano le modalità per diventare satanisti, le pratiche da compiere; veri e propri vademecum, anche molto inquietanti, da seguire pedissequamente per dedicare la propria vita a satana.

Consultando il sito del Cesnur (Centro studi nuove religioni), i siti di associazioni sataniste italiane sono tre: Unione Satanisti Italiani, I bambini di Satana e La loggia nera.

I primi due sono dei gruppi che non professano un Satanismo inteso come adorazione del Diavolo, ma come stile di vita, di pensiero e di esaltazione dell’individualità del singolo mentre l’ultimo, del quale in realtà non vi è un sito vero e proprio ma una sorta di manifesto del gruppo, sembrerebbe improntato verso una concezione satanica di stampo e anticristiano.

TPI ha provato a fare un po’ di chiarezza chiedendo a Jennifer Mezzetta, conosciuta come Jennifer Crepuscolo, fondatrice dell’Unione Satanisti Italiani, cosa sia per loro il satanismo e come funzioni questo culto.

Che cos’è il satanismo?

Per capire il satanismo ci vogliono tempo e studi approfonditi. Nel corso del tempo il movimento ha subito molte frammentazioni al suo interno ed è stato fatto preda di tante visioni meno nobili. Possiamo definirlo un culto ma non è un culto dottrinale, nel senso che non abbiamo dogmi, non abbiamo una dottrina, non abbiamo libri rivelati o dettami, regole e divieti.

O sei satanista o non lo sei, è una questione di natura.

Il satanismo è una fede?

Bisogna prestare attenzione nel parlare di fede: noi amiamo, ci fidiamo del nostro dio, ma non si può parlare di fede nel senso di cieca accettazione fideistica. Ci sono dei momenti, ovviamente, in cui le cose non le capisci, ma hai fiducia che le capirai. Il dubbio ce l’hai sempre: il dubbio, il desiderio di scoprire non si ferma mai, non esiste la stasi, non si resta immobili ad aspettare che dio faccia qualcosa per te.

Il vostro dio è satana?

Il nostro dio è satana ma non siamo monoteisti, abbiamo un pantheon di dei. Quello che noi definiamo satana non è il diavolo biblico, quello rosso con le corna creato dal cristianesimo. Per noi satana si riferisce a quelli che oggi vengono chiamati demoni in senso mistificatorio, ma che in realtà sono gli antichi dei pagani, gli antichi dei delle origini. L’istituzione della chiesa e l’ebraismo li hanno poi connotati di un senso negativo.

Ma esiste una vera e propria celebrazione del diavolo?

Ogni iniziato fa di testa sua: ci sono fratelli che amano celebrare e fare rituali di ringraziamento, e fratelli che preferiscono meditare nell’intimità. Esistono comunque dei rituali ma non hanno niente a che vedere con le messe nere e con quelle attività macabre come introdurre ostie nelle vagine o terribili violenze. Sono le attività che fanno gli acidi, gli anti cristiani, non c’entra niente con il satanismo perché il nostro non è il culto del male. Noi onoriamo il nostro dio, non ci interessa di bistrattare l’altro.

Colpisce vedere che su internet esistono moltissimi siti che spiegano come si fa a diventare satanista. Sono attendibili?

Io so solo che sette anni fa non c’era niente, poi da quando è nata l’Unione, molte persone hanno deciso di cavalcare l’onda, e ognuno si è fatto il suo orticello andando a snaturare alcuni valori del culto. Si è fatta confusione. Posso dirti che non esiste un libretto di istruzione per diventare satanista, una persona può al massimo informarsi sul satanismo e riconoscersi tale, rendersi conto che quella verità era già dentro se stesso.

Su internet si legge di una procedura per un rituale di consacrazione…

Noi non abbiamo un percorso guidato che ti dice cosa fare: l’iniziato è solo con dio, nel suo abisso personale. Esiste la dedica, ma la consacrazione è una cosa individuale. La dedica annulla qualsiasi altro sacramento.

Come raffigurate satana?

La forma è relativa, dio potrebbe apparirti in qualunque modo, anche se ad alcuni affascina l’iconografia classica magari più grottesca. Noi diciamo sempre che satana è bellezza e ad alcuni piace il lato più oscuro.

C’è comunque un legame con tutto quello che è nascosto, con le tenebre…

Il culto di satana, è un culto completo, noi osserviamo la natura e impariamo dalla natura: c’è il giorno e la notte, non si può essere solo la notte e non si può essere solo il giorno. Questo vuol dire che non associamo le tenebre al male, noi non pensiamo che il buio sia il male.

Cos’è il male per voi?

Ognuno ha la sua visione, per noi tutto quello che è contro natura, che non è armonia.

La natura è stata creata dal vostro dio?

La realtà che vediamo sì, la forma è creata dagli dei, l’essenza, l’anima, il principio sono cose che nessun sa.

Non è una difficoltà in più credere in un dio che è spesso associato a qualcosa di negativo?

Oltre a una facciata sociale, cerchiamo di dare informazioni, c’è tanta cattiva informazione sul satanismo. Esiste una componente iniziatica nel nostro credo: ogni persona che si ferma davanti alla paura di un termine come “satana” e non ha il coraggio di andare oltre un nome, non è una persona che merita la verità.

Non voglio parlare come se fossimo profeti con grandi rivelazioni, però voglio dire che se una persona comincia a capire perché satana è stato demonizzato, cosa si nasconde davvero dietro il nome satana, è come se fosse in possesso di una chiave di volta che riesce ad aprire molte altre porte. C’è un motivo per cui usiamo in termine satana: se si va a vedere la lingua più antica, il sanscrito, Satana ha molti significati molto più nobili.

Cosa c’è dietro la parola Satana quindi?

Per i testi sanscriti, Satana vuol dire il “cui nome è verità”. Sarebbe una sorta di participio presente di “essere”.

C’è difficoltà nel superare le distorsioni. Perché c’è cattiva informazione. Se si fa passare un messaggio scorretto, se si dice alle persone che il satanismo è il culto del male, è normale che poi ci saranno persone che odieranno il satanismo e altrettanti ignoranti anche che andranno ad alimentare le menzogne.

E quelli che si definiscono santoni?

In tutti questi anni di attività con l’unione satanisti italiani a me non interessava elargire verità assolute, però se c’è una cosa su cui ho sempre battuto il chiodo, è che ogni iniziato, specialmente quelli giovani, deve imparare ad essere indipendente.

Se c’è una cosa che sempre ho detto alle persone è di non fidarsi di nessun santone, di nessuna psico-setta, di percorrere la propria via iniziatica spirituale ma da asolo, senza maestri, senza intermediari tra se stesso e il divino. Perché si possono incontrare persone per bene che ti aiutano, e persone che se ne approfittano, come negli ultimi fatti di cronaca.

Si usa praticare l’esorcismo?

Sono rarissimi i veri casi di possessione, non ho mai sentito che un dio possiede una persona con un demone. È terrorismo psicologico: fanno leva su queste cose, con film e documentari, per allontanare le persone da questa religione. Si vuole ignoranza.

Il satanismo vive in aperta contrapposizione alla religione cattolica?

Non ho in simpatia la chiesa cattolica perché è un religione che ha demonizzato il nostro dio, è una dottrina che castra la natura umana, però posso anche trovarmi d’accordo su certi principi. Non nasciamo in funzione antitetica al cristianesimo. Non esistiamo in virtù di questo.

Ti è capitato di essere contattata da persone, anche molto giovani, che sentivano di appartenere a questa religione ma avevano difficoltà a dirlo?

Sì, questo è un problema che riscontrano sia i ragazzi molto giovani, a scuola, sia le persone adulte: ho amici che hanno avuto problemi a lavoro, ostacoli nelle cause giudiziarie per l’affidamento dei figli. Il punto è che anche se in Italia c’è libertà di culto poi bisogna fare i conti con la legge del popolo e con il pregiudizio sociale, che è difficile da scalfire.

Dico sempre alle persone di evitare di nascondersi. Ai ragazzi giovani consiglio di parlare con i genitori, perché con quello che si vede in televisione oggi è ovvio che se genitore scopre un figlio con una pagina sul satanismo resta impressionato. Meglio parlare, meglio spiegare.

Satana deve portare qualcosa in più nella tua vita, non deve toglierti quello che già hai.

Nel corso del tempo le cose però sono migliorate…

Il miglioramento è evidente, ci sono famiglie che stanno capendo, non è il culto del male. Da quando esiste questa unione, molti maestri millantatori e santoni vari sono stati allontanati dai ragazzi che stanno imparando il valore dell’indipendenza.

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