Tragedia a Orosei, in provincia di Nuoro: nel primo pomeriggio di domenica 2 settembre un bambino di 7 anni è morto annegato nella piscina di un albergo situato in Via del Mare.
Il bambino stava giocando con alcuni suoi coetanei e, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe aver infilato una mano nel bocchettone della piscina rimanendo incastrato.
I tentativi di rianimazione effettuati dal personale del 118 giunto sul posto sono andati avanti per circa un’ora, purtroppo senza esito positivo.
Il piccolo si chiama Richard Mulas, padre di Irgoli (Nuoro) e madre dell’Ecuador.
I carabinieri stanno indagando per tentare di chiarire le dinamiche della tragedia.
Si tratta del terzo episodio analogo negli ultimi mesi in Italia.
Lo scorso 9 agosto a Borgo Verezzi, in provincia di Savona, un bambino di 9 anni ha rischiato l’annegamento dopo essere stato risucchiato dal bocchettone di una piscina.
In quel caso, fortunatamente, due infermieri che si trovavano nelle vicinanze, allertati dalle grida che provenivano dalla piscina, si sono precipitati sul posto e, una volta estratto il bambino, gli hanno praticato la rianimazione cardiopolmonare riuscendo a salvarlo.
Lo scorso 12 luglio a Sperlonga, in provincia di Latina, una ragazzina di 13 anni è stata risucchiata dal bocchettone della piscina di un hotel morendo dopo il trasporto in ospedale.
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