Nella votazione sulla piattaforma Rousseau la maggioranza degli iscritti del M5S ha detto No all’autorizzazione a procedere sul caso Diciotti contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
La votazione è stata convocata dal Movimento Cinque Stelle sulla piattaforma Rousseau per determinare la linea che i senatori pentastellati dovranno tenere in Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Si tratta di una partita molto delicata dal punto di vista della tenuta della maggioranza di governo: se il M5s votasse a favore del processo a Salvini potrebbe aprirsi una crisi nell’esecutivo (anche se lo stesso Salvini ha smentito).
Il capo politico M5S, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che il movimento si adeguerà all’esito della votazione online.
Al Senato la Giunta per le immunità parlamentari è convocata per martedì 19 febbraio. I senatori dovranno valutare, in particolare, se, nell’agosto 2018, la decisione di Salvini di tenere i migranti bloccati a bordo della nave Diciotti sia stata dettata dalla tutela di un “interesse dello Stato costituzionalmente rilevante”.
Le polemiche per il quesito
La formulazione del quesito sulla piattaforma Rousseau ha generato polemiche, in quanto disarmonica rispetto al modo in cui si dovranno esprimere i senatori: al voto Sì sulla piattaforma Rousseau corrisponde il voto No in Senato. Viceversa, al voto No sulla piattaforma Rousseau corrisponde il voto Sì in Senato.
Il quesito sottoposto agli iscritti M5S è il seguente:
“Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?
– Si, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere.
– No, non é avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l’autorizzazione a procedere.
La vittoria del Sì sulla piattaforma Rousseau è una buona notizia per Salvini. Significa che gli iscritti M5S ritengono che, in occasione della vicenda Diciotti, il ministro ha agito per tutelare un interesse dello Stato e che dunque non vada processato.
Se seguiranno la linea dettata dalla base, i senatori Cinque Stelle voteranno contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini e la maggioranza ne uscirebbe compatta.
Dopo il voto degli iscritti M5S sulla piattaforma Rousseau, la palla passa alla Giunte per le immunità parlamentari del Senato.
Il voto della Giunta è in programma per il pomeriggio di martedì 19 febbraio 2019.
La Giunta per le immunità parlamentari del Senato è composta da 23 senatori, così distribuiti: 4 della Lega, 7 del Movimento Cinque Stelle, 4 del Pd, 4 di Forza Italia, 2 del Gruppo Misto, uno di Fratelli d’Italia e uno delle Autonomie.
Si procede con voto a palese: passa la line assunta dalla maggioranza dei presenti.
Dopo il voto della Giunta per le immunità, la palla passa all’aula del Senato. Lo scenario, tuttavia, cambia a seconda del verdetto della Giunta.
Se la Giunta si esprimerà a favore del processo a Salvini, l’aula di Palazzo Madama potrà opporsi votando un ordine del giorno contrario.
Se la Giunta si esprimerà contro il processo a Salvini, invece, il Senato dovrà confermare o respingere la decisione con un voto (palese) a maggioranza assoluta.