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Quando Salvini dava delle “tr**e” alle donne che avevano relazioni con i migranti

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 11 Gen. 2019 alle 11:39 Aggiornato il 11 Gen. 2019 alle 11:40

In un tweet pubblicato il 10 gennaio 2019, lo scrittore Gianrico Carofiglio ha ricordato quando l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini associava i migranti e le “troie”.

In un video del 2016 si vede uno dei vari comizi del segretario della Lega in giro per l’Italia in occasione della campagna per il No al referendum.

In questo specifico filmato a cui lo scrittore fa riferimento, Salvini si trovava a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove trova ad accoglierlo tutti i suoi sostenitori.

Andando al minuto 15:44 della diretta Facebook pubblicata dal leader della Lega, si vede Salvini con in mano un cartello che recita: “Ad Ormea i rifugiati sono una risorsa (ha detto il sig. Sindaco) lo possono testimoniare alcune troie del posto che hanno usufruito di queste risorse”.

Le parole riportate su quel foglio che l’attuale ministro dell’Interno mostra con tanto orgoglio e con sorriso soddisfatto è un insulto non solo ai migranti (a cui siamo tristemente abituati), ma anche contro le donne “bianche” che vanno a letto con i “neri”.

Un comportamento assolutamente inaccettabile da parte di Matteo Salvini, che fa di tutto per dar voce all’italiano medio, tanto da arrivare ad additare le suddette donne come “troie”.

In quell’occasione l’attuale capo del Viminale si è distinto non solo per il messaggio razzista e xenofobo, ma anche sessista e machista, simbolo di quell’Italia che vede i migranti come persone che non solo vengono nel nostro paese per rubare il lavoro, ma anche le donne. Un messaggio che la destra estrema italiana ha più volte rivendicato, inneggiando ad azioni volte a “proteggere le donne”, figlie della patria italiana e messe in pericolo dall’arrivo dello straniero.

In questo caso però non ci sono donne da salvare, ma da condannare perché hanno scelto volontariamente di avere rapporti con uomini dalla pelle nera e non bianca, come quella di Salvini e accoliti.

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