Il ministro dell’Interno Salvini domenica 23 settembre 2018 ha tenuto un comizio nella città di Pradamano, in provincia di Udine.
Dal palco, il leader della Lega, con alle spalle il simbolo del Carroccio ideato per la sua campagna elettorale, ha arringato la folla e descritto il contenuto del decreto Sicurezza approvato il 24 settembre dal Consiglio dei ministri.
Il testo riguarda la “prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa, modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, oltre alle disposizioni su “rilascio di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale, di immigrazione e di cittadinanza”.
Dopo aver passato in rassegna alcuni episodi di cronaca che vedono protagonisti migranti e mafiosi, il ministro si è concentrato sulla questione migranti e ha risposto a tutti colori che fin dalla nascita del governo Lega-M5S lo accusano di razzismo.
“Più dicono che siamo razzisti più noi arriviamo al 51 per cento”, ha affermato il ministro, come si può ascoltare al minuto 12 della diretta pubblicata dallo stesso Salvini sul suo profilo Facebook.
Non è la prima volta che il ministro critica chi lo accusa di razzismo e anzi, in un’occasione precedente aveva sminuito l’esistenza stessa di un allarme razzismo in Italia.
Esprimendo la sua opinione in merito all’aumento di casi aggressioni nei confronti dei migranti registrato principalmente nel corso dell’estate, il ministro aveva affermato che si tratta di “un’invenzione della sinistra”.
“L’allarme razzismo è una invenzione della sinistra, gli italiani sono persone perbene ma la loro pazienza è quasi finita. Io, da ministro, lavoro da 58 giorni per riportare sicurezza e serenità nelle nostre città”, ha detto Matteo Salvini.
Obiettivo che il ministro dell’Interno pensai di aver raggiunto grazie all’approvazione del decreto Sicurezza, ribattezzato anche decreto Salvini, è che prevede nuove disposizioni in materia di immigrazione , per l’appunto, sicurezza.
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