Mentre in prefettura a Milano si svolge l’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban, in piazza San Babila a Milano è stata organizzata una manifestazione contro i due leader populisti.
Alle ore 17 del 28 agosto alcune associazioni tra cui Insieme senza muri, I sentinelli di Milano, la Cgil, le Acli, l’Anpi all’Arci, il Pd, Leu, Possibile, Action aid, una squadra di calcio di rifugiati, si incontrano per manifestare il loro dissenso alle politiche xenofobe e sovraniste.
“Orban deve fare la sua parte, Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti. Insieme senza Muri e Sentinelli di Milano organizzano un presidio di a pochi metri di distanza per ricordare a entrambi il valore della solidarietà e dell’accoglienza”, si legge sulla pagina Facebook dell’evento “Europa senza muri“.
“Martedi si incontrano Orban e Salvini a Milano. Ci saremo anche noi. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell’accoglienza e della responsabilità nella gestione dell’immigrazione. L’Europa di Orban non è la nostra», ha scritto su Facebook l’assessore milanese alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino.
“Diciamolo chiaramente, senza timori: l’Italia non è Salvini. L’Europa non è Orbán”, ha continuato l’esponente del Pd.
Al presidio aderisce anche il Partito democratico. “È gravissimo che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese proprio a Milano, città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione, svendendo la nostra città e i milanesi, che non si piegheranno certo a un’immagine del tutto contraria a quella che da sempre esprimono”, ha spiegato il segretario metropolitano di Milano Pietro Bussolati.
In diretta per TPI.it Giulia Riva da piazza San Babila a Milano
Alla manifestazione presente anche Laura Boldrini, soddisfatta della riuscita dell’evento:
Un’immagine dei tanti partecipanti al presidio di San Babila
15000 persone a Milano anche in un caldo giorno d’estate, per la DEMOCRAZIA e l’UMANITÁ. La sinistra sta ripartendo e si sta ricompattando! Pronti alla resistenza! Forza❤️#EuropaSenzaMuri pic.twitter.com/qFyB1Aqt72
— Claudio Volpe (@ClaudioVolpe_wr) 28 agosto 2018
VIDEO | Laura Boldrini alla manifestazione contro Orban a Milano: “Siamo in tanti, siamo vivi, non abbiamo paura”
Pippo Civati alla manifestazione a San Babila:
L’incontro tra Salvini e Orban alla prefettura di Milano
Martedì 28 agosto il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini incontra Viktor Orban, il premier ungherese. L’incontro si tiene alle ore 17 presso la Prefettura di Milano.
Il tema principale è sicuramente quello dell’immigrazione, ma si discuterà di tante cose, come ha detto Matteo Salvini.
Al termine del summit di corso Monforte, Salvini e Orbán dovrebbero tenere una conferenza stampa per spiegare quanto concordato durante il faccia a faccia.
“L’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo”, hanno specificato in una nota i capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, come a voler prendere le distanze dall’incontro.
“I paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”, dicono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
“Siamo lieti che il ministro dell’Interno Salvini incontri coloro che, come lui, sta cercando di arginare l’invasione di immigrati clandestini della quale L’Europa è vittima. Auspichiamo che l’incontro tra Salvini e Orban sia finalizzato al rafforzamento di comuni politiche di intransigenza e tutela dei rispettivi popoli”, ha invece detto il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.
Chi è Viktor Orban
Orban è primo ministro dell’Ungheria dal 2010 e leader del partito Fidesz – Unione Civica Ungherese.
Viktor Orban è il secondo leader più longevo dell’Unione europea dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Formatosi all’Università di Oxford, nel Regno Unito, l’attuale premier ha fondato nel 1988 Fidesz-Alleanza dei Giovani Democratici, partito conservatore con una forte connotazione anti-comunista. L’età massima per essere iscritti era 35 anni. Nel 1990 il partito ha sfiorato il 10 per cento e Orban è stato eletto in parlamento.
Nel corso degli anni Novanta, Fidesz si è dapprima affermato come formazione liberale e impegnata nelle battaglie per i diritti civili per poi spostarsi su posizioni più conservatrici, collocandosi nell’area del centrodestra. Il partito ha anche cambiato nome: da Alleanza dei Giovani Democratici a Unione Civica Ungherese. Il limite dei 35 anni è stato abolito.
Nel 1998 Orban è stato eletto per la prima volta premier: durante il suo primo mandato ha portato avanti un programma basato su liberalizzazioni e maggiore integrazione dell’Ungheria nell’Unione europea. C’era lui al potere quando Budapest è entratata nella Nato.
Il leader di Fidesz è tornato al potere nel 2010. Forte di una maggioranza politica dei due terzi, il suo governo ha introdotto profonde modifiche alla Costituzione ungherese, rafforzando i poteri dell’esecutivo e attirandosi da più parti accuse di autoritarismo.
In campo economico Orban ha progressivamente abbandonato le politiche liberiste dei primi anni, orientando le proprie politiche verso un potenziamento del settore pubblico. In politica estera si è avvicinato alla Russia di Vladimir Putin e ha manifestato posizioni fortemente anti-immigrazione.
Il suo elettorato elettorato non è più quello delle élite filo-europee delle grandi città, ma quello dei ceti medio-bassi e dei contadini.
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