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Matteo Salvini vuole l’obbligo del grembiule a scuola: “Così non ci sono belli e ricchi, ma sono tutti uguali”

Di Laura Melissari
Pubblicato il 16 Mar. 2019 alle 13:08

Matteo Salvini torna all’attacco con uno dei suoi cavalli di battaglia: la reintroduzione del grembiule obbligatorio a scuola. In un comizio elettorale a Lauria in Basilicata, dove domenica 24 marzo si terranno le elezioni regionali il ministro dell’Interno ha detto: “Per me metti lo stesso grembiule a tutti, così non ci sono belli e ricchi, ma sono tutti uguali”.

“Dalla scuola bisogna ripartire, mettendo al centro la maestra. Io, quando leggo dei genitori che aggrediscono gli insegnanti per i brutti voti, penso che bisognerebbe dare due schiaffoni ai genitori, non ai bambini”, sostiene il ministro.

Salvini, nel suo comizio, parla anche del contestato Congresso mondiale delle Famiglie.

“Mi hanno attaccato perché vado al forum mondiale delle famiglie a Verona come se andassi a una iniziativa di spacciatori, non è una roba così strana. Lo Stato non deve entrare in camera da letto, ognuno può fare l’amore con chi vuole, ognuno fa quello che vuole però io difendo i diritti dei bambini ad avere una mamma e un papà. Non do lezioni di morale da divorziato ma il bimbo, finché campa, ha una mamma e un papà, ci sono maschietti e feminucce e chi dice che Cenerentola è una fiaba sessista e che siamo tutti indistinti è da ricoverare”, ha detto Salvini.

E nella stessa occasione torna sulla questione della marcia del clima, che aveva criticato su Facebook. “Da ministro e da cittadino non permetto che si spintonino i poliziotti in una manifestazione. Sono ragazzi che rischiano la vita per pochi euro. Se lo fai devi farti la galera”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini a Lauria.

E sulle elezioni dice: “Siamo in due al Governo. Non prendo i meriti che dobbiamo prenderci al 50 per cento, ho idee diverse ma sono una persona corretta e leale, poi abbiamo visioni diverse. Se la Lega vince in Basilicata il governo non salta, la mia parola vale più dei sondaggi”.

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