Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha sciolto la sua riserva sulla cittadinanza a Rami, il ragazzo che ha salvato i suoi compagni dal dirottamento del bus a San Donato milanese. “Purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza”, ha detto.
E su un suo incontro con Rami, ha detto che se dipendesse da lui lo vedrebbe “anche domani, fino a giovedì sono al ministero: le porte del Viminale sono aperte”.
“Lo invito quando ho gli elementi a disposizione per decidere, ma purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza. Mi spiacerebbe moltissimo, però così è”, ha detto Salvini.
“Siccome le cittadinanze non sono biglietti delle giostre, abbraccerò volentieri tutti i ragazzi della classe perché non ci sono protagonisti di serie A e di serie B. Quando si tratta di cittadinanze non ci deve essere nessuna ombra e nessun dubbio, e purtroppo al momento ombre e dubbi ce ne sono”.
“Se qualcuno la cittadinanza non l’ha chiesta e non l’ha ottenuta dopo 20 anni, fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché”, ha detto Salvini riferendosi al fatto che la cittadinanza concessa a Rami si estenderebbe anche ad altri membri della sua famiglia, tra cui il padre, in Italia da qualche decennio.
Salvini avrebbe frenato la concessione della cittadinanza italiana “per meriti speciali” a Rami per la scoperta di un parente del 13enne egiziano che avrebbe avuto problemi con la giustizia.
“Spero di incontrare Ramy il prima possibile, in modo che questo ragazzino torni alla sua vita normale. Ho come la lontana impressione che venga usato come un paladino da una certa sinistra”, ha detto.
“Renzi non avrebbe controllato nulla e avrebbe dato 18 cittadinanze, poi quello che succedeva dopo chi se ne frega: se la nuova frontiera del Pd è tornare a combattere per lo ius soli, vuol dire che continueremo a governare per i prossimi 50 anni”, ha detto Salvini durante la presentazione del nuovo libro di Mario Giordano.
Il problema non sarebbe dunque il giovane Rami, ma la sua famiglia, dal momento che la concessione della cittadinanza a lui comporterebbe l’estensione anche al resto della famiglia. “Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni ma non fatemi dire altro”, ha detto Salvini ai giornalisti.
Intanto, alcune ore fa, Ramy aveva risposto a Salvini, che gli aveva detto di candidarsi per cambiare la legge sulla cittadinanza. “Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me”.
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