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Mogherini: “Pronti a chiudere la missione Sophia se l’Italia non la vuole”. Salvini replica

La Germania aveva deciso di sospendere la missione Sophia, ritirando le sue navi dall'operazione europea come risposta alla politica dei porti chiusi di Matteo Salvini

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 23 Gen. 2019 alle 18:29

“Se oggi l’Italia, che ha il comando e il quartier generale dell’operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla”, ha detto l’Alto rappresentante per la politica Estera dell’Ue, Federica Mogherini.

Ieri, 22 gennaio, la Germania aveva deciso di sospendere la missione Sophia, ritirando le sue navi dalla missione europea come risposta alla politica dei porti chiusi di Matteo Salvini.

“L’Operazione Sophia è stata ed è ancora un’eccellenza della politica di difesa europea. Ha contrastato il traffico di esseri umani nel Mediterraneo fino quasi a fermarlo del tutto, addestrato la guardia costiera libica, e salvato vite. Sophia ha portato tutta l’Ue nel Mediterraneo, dove l’Italia era sola prima del 2015”, ha sottolineato Mogherini.

Immediata la replica di Salvni: “La sinistra è riuscita a farsi rappresentare da qualcuno che un quarto d’ora dopo si è dimenticato di essere italiano”. E ha “accusato” Renzi della sua nomina: “Andate a chiedere all’altro Matteo il senso di questa nomina che non ha portato nessun riscontro concreto per l’Italia”.

La missione era stata avviata nel 2015 e dovrebbe scadere il 31 marzo 2019. Coinvolge in totale 27 paesi europei ed è guidata dall’Italia. La missione è nata con l’obiettivo di contrastare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo, attraverso il sequestro delle imbarcazioni.

Ha anche il compito di addestrare la guardia costiera libica. Le operazioni di ricerca e soccorso in mare non rientrano tra gli obiettivi della missione, tuttavia, le navi possono essere coinvolte nei salvataggi, secondo le regole del diritto internazionale.

Le regole della Missione prevedono che in caso di salvataggi, le persone salvate debbano essere sbarcate in Italia.

La missione di EunavForMed prende il nome da Sophia, una bambina somala nata a bordo di una nave tedesca che faceva parte dell’operazione europea, dopo il salvataggio della madre.

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