Matteo Salvini è furioso con gli alleati di governo. “Non fanno altro che provocarmi, ha detto il ministro dell’Interno.
“Non un giorno, nemmeno un singolo giorno hanno rinunciato a cavalcare il Congresso della Famiglie. Non gli è parso vero”, ha detto Salvini, citato dal Corriere della Sera.
“Io non è che passi le mie giornate ad attaccare i Cinque Stelle. E invece ogni giorno io mi ritrovo a sentirmi dare del retrogrado, del medievale, dello sfigato. Ma guarda un po’…”, dice ancora il vicepremier.
È innegabile che il Congresso delle famiglie abbia aperto una crepa profonda tra i due partiti di governo, e tra il premier Conte e Salvini.
Salvini ha commentato l’apertura di Conte alla questione Ius soli, dicendo di non sorprendersi più di niente e che si tratta di una discussione “fuori dal mondo e fuori dal tempo”.
“Ma come è possibile che torni su ‘sta cosa che per noi è stata un cavallo di battaglia nella scorsa legislatura? Ma che è? Una provocazione?”, dice ancora Salvini, citato dal quotidiano diretto da Luciano Fontana.
La posizione di Salvini è irremovibile e dà una stoccata al M5s che vuole organizzare una manifestazione a sostegno degli omosessuali, come ha detto il sottosegretario Spadafora.
“Se mi invitano andrò a ripetere le stesse cose identiche che ho detto oggi. Perché il 99 per cento delle persone che incontro e che rappresentano il mondo gay non hanno alcun interesse ad adottare o a mettere al mondo dei bambini. Vogliono vivere semplicemente e senza discriminazioni la loro vita”, dice Salvini.
“Questa è ignoranza, perché una manifestazione pro gay in risposta al Congresso delle Famiglie vuol dire non aver capito niente. Spadafora si informi”.
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