Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite sul programma Quarta Repubblica in onda il 4 febbraio 2019, ha detto la sua su alcuni dei temi più importanti delle ultime settimane a livello nazionale e internazionale.
“Non stiamo facendo una bella figura”, ha detto il ministro riferendosi alla posizione dell’Italia sul Venezuela. “C’è sostanzialmente una dittatura ma c’è una parte dei nostri alleati che dice che bisogna agire gradualmente. L’ultima cosa che voglio fare è un’ingerenza in una Paese straniero ma qui ci sono di mezzo i diritti umani”.
Il desiderio di Salvini è che il presidente Maduro lasci il potere e che il governo si allinei all’Unione europea, ma i Cinque Stelle sono invece determinati a mantenere una linea di non ingerenza.
“Sono convinto che su Venezuela e Tav un accordo tra persone di buonsenso si trovi”, prosegue Salvni, affrontando anche temi più prettamente nazionali.
La Tav “dovrebbe essere un vanto per l’Italia. Se i lavori ripartono, il primo treno passa nel 2030, ma non dipende solo da me, faccio parte di un’alleanza. Su questo non siamo d’accordo, ma da persone adulte, ci mettiamo seduti intorno a un tavolo e troviamo una soluzione”.
“Certo, se continuano ad insultarmi e darmi del rompicoglioni le cose si fanno più complicate”, ha poi detto il ministro, riferendosi agli alleati di governo.
Non manca il commento sul caso Diciotti, che vede il ministro direttamente coinvolto: “Un eventuale sì della Giunta parlamentare a processare il ministro dell’Interno sul caso della nave Diciotti sarebbe un precedente grave, non per Salvini ma perché una parte della magistratura deciderebbe cosa la politica può o non può fare”.
Tema di discussione anche il reddito di cittadinanza: proprio oggi il sito online è stato attivato e presentato dal vicepremier Di Maio. “Sono felice dell’operazione reddito di cittadinanza, è utile mettere soldi in tasca a milioni di italiani che non hanno niente mentre l’economia rallenta: serve ai consumi ed anche alla dignità delle persone”, ha commentato il ministro.
Ultimo argomento di discussione gli stipendi dei giornalisti Rai, come Fabio Fazio e Bruno Vespa e di cui da settimane si discute:”Stipendi da 2, 3, 4, 5 milioni all’anno per una televisione pubblica, pagata dagli italiani, credo siano irrispettosi. Non ce l’ho con qualcuno, ma penso che si possa fare bene il mestiere del giornalista, del comico, del caberattista e del presentatore senza guadagnare milioni. Non stavo parlando di Fazio, no, che non guardo mai”.
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