“Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle.
Come tutti hanno capito (tranne qualche “benpensante” e rosicone di sinistra), il problema è la presenza di centinaia di migliaia di immigrati clandestini che non scappano da nessuna guerra e la guerra ce la portano in casa, non certo ragazze e ragazzi che, a prescindere dal colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese.
Applausi ragazze!!!”.
Recita così il post pubblicato su Facebook dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e rivolto alle 4 ragazze che hanno trionfato nella staffetta 4×400 ai Giochi Olimpici del Mediterraneo.
La foto delle quattro giovani sorridenti aveva spopolato sui social ed era diventata in breve tempo il simbolo dell’Italia multiculturale.
Migliaia di condivisioni sui social, proprio nelle ore in cui era in corso a Pontida il tradizionale raduno della Lega.
A Terragona, in Spagna, le quattro atlete azzurre hanno sfrecciato sull’asfalto dello stadio di atletica andando a rimpinguare un medagliere, quello italiano, già piuttosto ricco. Nello stesso giorno anche la squadra maschile, composta da Davide Re, Giuseppe Leonardi, Michele Tricca e Matteo Galvan ha conquistato il gradino più alto del podio.
Una doppietta stellare ma, come detto, il successo della squadra femminile aveva implicazioni che andavano al di là dello sport, e che sono emerse grazie a quello scatto iconico diventato virale.
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