I genitori dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sono agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni.
I genitori di Renzi sono accusati di aver “provocato dolosamente il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro”.
La notizia è stata commentata da Matteo Renzi con un post su Facebook. “Chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai”, scrive l’ex premier, che ha annullato una conferenza stampa prevista per il 19 febbraio in Senato.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che durante un incontro ad Alghero ha commentato:
“Le battaglie politiche le voglio vincere con le idee. Non festeggerò mai l’arresto dei genitori di un mio avversario politico. Le mie battaglie politiche non le vinco così. E lo dico anche se qualcuno a sinistra pagherebbe per vedermi in galera. Le battaglie politiche le voglio vincere senza aiutini e quando tirano in ballo le famiglie io mi incazzo”.
Se ad esempio, prosegue, qualcuno “mettesse in mezzo i miei figli, se lo avessi a portata di mano gli tirerei uno schiaffone”.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Firenze e condotta dalla Guardia di Finanza, ci sarebbero aziende collegata alla società di famiglia Eventi 6.
Agli arresti ci sarebbe anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle cooperative oggetto di indagine.
Oltre ai genitori di Renzi ci sono altre cinque persone indagate. Tra loro Roberto Bargilli, ex autista del camper di Renzi durante le primarie del Partito democratico del 2012.
Gli altri indagati sono gli amministratori delle cooperative che avrebbero agevolato questo sistema ritenuto illegale dai giudici.
Leggi qui il commento di Giulio Cavalli – Caro Renzi, non contribuire alla melma
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