Si chiamava Giorgio Orsini, aveva 54 anni, e sabato 21 aprile è deceduto a causa di un aneurisma addominale, mentre veniva trasportato d’urgenza all’ospedale San Filippo Neri di Roma.
L’uomo, che faceva il macellaio nel quartiere romano della Storta, si era presentato circa 48 ore prima alla casa di cura privata Aurelia Hospital, in via Aurelia, lamentando forti dolori.
La storia di Giorgio Orsini
Era giovedì 19 aprile e Orsini era giunto nella struttura ospedaliera lamentando forti dolori. Dopo le visite di controllo, le analisi, e gli accertamenti del caso, l’uomo era stato dimesso in tutta tranquillità.
La diagnosi che ne era venuta fuori parlava di un forte mal di schiena, ma nulla di più. Come unici rimedi, i medici gli avevano prescritto molto riposo, antidolorifici e antinfiammatori per lenire il dolore. Inoltre, gli avevano consigliato di tornare più avanti, per sottoporsi a visite specialistiche e risalire all’origine del dolore.
Dopodiché, Orsini era stato dimesso. Una volta tornato a casa, però, non aveva notato il minimo miglioramento nei suoi dolori, nonostante seguisse tutti i consigli dei medici.
Solamente 48 ore dopo il suo ricovero Orsini, in preda a dolori insopportabili, molto peggiori di quelli provati due giorni prima, era stato portato d’urgenza all’ospedale romano San Filippo Neri, in ambulanza.
Le conseguenze di una diagnosi sbagliata
Poche ore dopo il suo arrivo in ospedale, sabato 21 aprile, Orsini è deceduto nell’ospedale di Roma, a causa di un aneurisma addominale.
Solamente i risultati dell’autopsia, ora, potranno rivelare se la morte dell’uomo poteva essere evitata. Secondo quanto riporta il quotidiano italiano Il Messaggero, l’autopsia è stata eseguita lunedì 23 aprile 2018 dal medico legale Antonio Oliva.
Nel frattempo la moglie di Orsini, attribuendo la colpa ai medici dell’Aurelia Hospital, ha sporto denuncia tramite il suo legale, Agostino Mazzeo.