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Roma: il video ironico dei Radicali sul referendum Atac con la sosia della sindaca Raggi

La consultazione sulla messa a bando del trasporto pubblico locale è in programma l'11 novembre

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 10 Ott. 2018 alle 10:39

È diventato virale il video realizzato dai Radicali per promuovere il referendum sulla messa a bando del trasporto pubblico locale di Roma, in programma l’11 novembre 2018.

Nello spot si vede una imitatrice della sindaca Virginia Raggi che dichiara soddisfatta che “il vento sta cambiando”.

La sosia della sindaca parla con una signora e dice: “Ce la metterò tutta”. Poi si vanta davanti alla telecamera dei risultati raggiunti dall’amministrazione Cinque Stelle, come l’aver “rimosso ben tre foglie” in una zona periferica come via del Tritone (che in realtà si trova in pieno centro storico).

Mentre la finta Raggi parla, si sente un boato: l’inquadratura si sposta e si vede un autobus Atac incendiato.

Il referendum, proposto proprio dai Radicali, è articolato in due quesiti.

Il primo è: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediate gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”.

Il secondo quesito è: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.

Per quanto riguarda le modalità di voto, il presidente della Commissione riforme istituzionali, Angelo Sturni, ha fatto sapere che “è allo studio la possibilità di usare per la prima volta il voto elettronico”.

Ma i Radicali sono contrarti: secondo loro, “le modalità di voto dovranno essere quelle tradizionali e nei seggi dove si vota normalmente per ogni altra elezione. Sperimentazioni di voto elettronico non garantirebbero la sicurezza e la segretezza del voto e non sono ancora contemplate dai regolamenti di Roma Capitale”.

In questo articolo abbiamo raccontato il viaggio di TPI in Atac attraverso le parole di chi è dentro. Dallo scandalo Parentopoli alla truffa dei biglietti falsi, passando per il furto del carburante nei depositi, ai mezzi manomessi, fino a quelli che prendono fuoco in stradaAtac è sempre stata segnata da criticità, scandali e bilanci in perdita.

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