Orrore a Roma. Nella capitale, e nello specifico nel parco della Caffarella, un pastore avrebbe seviziato e violentato ripetutamente un’asinella.
L’animale sarebbe stato legato a un palo giorno e notte e stuprato. A denunciare quanto accaduto è stata l’Associazione Animalisti Italiani Onlus.
Sospetti sul pastore erano stati avanzati dallo scorso 25 gennaio, quando una signora, che stava passeggiando nel parco con il suo cane, ha notato il pastore che seviziava l’asinella.
La donna ha denunciato l’accaduto e, nei giorni successivi alcuni volontari dell’associazione Animalisti Italiani Onlus hanno provato a documentare i maltrattamenti, anche con l’ausilio di filmati.
“Le condizioni dell’animale sono davvero critiche – ha dichiarato il vicepresidente dell’associazione Pier Paolo Cirillo – legato con una corda cortissima ad un palo. Per non parlare delle violenze a cui è sottoposto da tempo”.
“La persona che ha l’asina e anche delle pecore – ha aggiunto – vende al dettaglio prodotti caseari secondo alcune segnalazioni dei cittadini residenti nella zona. Questi animali vengono tenuti abusivamente nel parco, abbiamo quindi chiesto anche accertamenti sulle condizioni igienico-sanitarie dei capi di bestiame”.
Il pastore è stato convocato dai carabinieri, e nei prossimi giorni potrebbe scattare un procedimento per il reato di “maltrattamento grave” di animali.
Cos’è la zooerastia e in quali paesi del mondo è tollerata
Periodicamente si diffondono sul web notizie di rapporti sessuali tra persone e animali, che in alcuni casi hanno un epilogo in tribunale. Si tratta di notizie di pastori che abusano di pecore, cani, cavalli, capre. Ma anche di individui che hanno rapporti con i propri animali domestici, come cani e gatti.
Anche se oggi la nostra società ha abbattuto molti tabù sulla sessualità, quello del sesso con gli animali rimane un tema di cui si fa fatica a parlare. Come diretta conseguenza, si conosce ben poco sull’argomento, sulla sua disciplina legale in Italia e in Europa e sulle radici psicologiche del fenomeno.
Che cos’ è la zooerastia
Un tempo la zooerastia sarebbe stata definita una deviazione o perversione sessuale. Oggi il termine utilizzato in ambito psichiatrico, psicopatologico e sessuologico è parafilia.
Rientrano nella categoria delle parafilie quelle pulsioni erotiche caratterizzate da fantasie e impulsi intensi e ricorrenti, che riguardano oggetti, che comportano sofferenza e umiliazione, e che sono rivolte verso minori e persone non consenzienti.
Nello specifico, la zooerastia è un disturbo sessuale riferito ai rapporti sessuali con animali. Questi impulsi sono considerati una psicopatologia solo se sono compulsivi e se possono procurare danni seri al funzionamento psicologico dell’individuo.
Cosa sono la bestialità, la zoofilia e il zoosadismo
Altre parole utilizzate nel linguaggio comune per indicare l’abuso sessuale di animali sono bestialità, zoofilia e zoosadismo. Secondo il rapporto Crimini sessuali contro gli animali realizzato da Ciro Troiano, criminologo e direttore dell’osservatorio sulle zoomafie presso l’associazione animalista Lega anti vivisezione (Lav) in realtà queste parole indicano tecnicamente aspetti diversi.
Bestialità (dal latino bestialitas) è un termine nato nel campo della teologia morale e indica “l’accoppiamento o il contatto di organi genitali umani con quelli animali, di natura non patologica, privo di qualsiasi coinvolgimento emotivo, frutto essenzialmente di bassa moralità e figlio di ambienti sociali marginali o di una società rurale dove il desiderio sessuale, quando non vi era la possibilità di essere soddisfatto in modo naturale, veniva appagato con il contatto fisico con un animale”.
Zoofilia (o zoofilia erotica) è un temine utilizzato per indicare “un coinvolgimento non solo fisico, ma anche emotivo, nei confronti degli animali”. Gli zoofili sostengono di avere una relazione che va al di là del raggiungimento del piacere sessuale e che per loro è una scelta “naturale e spontanea” che va oltre una semplice sostituzione del sesso praticato con umani.
Zoosadismo è il termine indicato per descrivere una forma di sadismo avente per oggetto gli animali. Trova il proprio soddisfacimento in azioni lesive o in uccisioni di animali.
In quali paesi del mondo è proibita e tollerata la zooerastia
Il sito tedesco Zeta-Verein, legato a un’associazione che promuove “tolleranza e chiarezza sulla zoofilia”, ha pubblicato una mappa che mostra come è regolato il fenomeno nel mondo e assegna a ogni paese un “indice di tolleranza” riguardo alla zooerastia.
Per quanto riguarda i paesi europei, in Italia, Spagna, Francia e Belgio, avere rapporti sessuali con gli animali è vietato. Nel nostro paese questo tipo di atti configurano il reato di “maltrattamenti su animali”, punito dall’articolo 544-ter del codice penale. In Italia non è punibile la semplice detenzione di materiale zoopornografico, come accade per il materiale pedopornografico.
Gli stati con la legislazione sulla zooerastia più rigida in Europa sono Regno Unito, Svizzera, Norvegia e Paesi Bassi. In questi paesi non è solo vietato avere rapporti sessuali con animali, ma anche vendere e possedere pornografia che mostri scene di zooerastia.
La Danimarca è stata una degli ultimi paesi europei a proibire i rapporti sessuali con gli animali. Fino ad aprile 2015 tali rapporti erano tollerati purché l’animale rimanesse illeso. Nel paese è ancora consentita la vendita di materiale pornografico sulla zooerastia.
Esistono inoltre paesi, come Ungheria e Finlandia, che non vietano esplicitamente i rapporti sessuali con gli animali. Tuttavia proibiscono la vendita di pornografia che mostri scene di zooerastia.
Per quanto riguarda i paesi extra europei, Il Brasile è la nazione con l’indice di tolleranza più alto secondo l’associazione Zeta-Verein, perché è consentito sia avere questo tipo di rapporti, sia possedere e vendere pornografia. Negli Stati Uniti la disciplina varia da alcuni stati come Sud Dakota, Wyoming e Texas, dove è tollerata, e altri in cui è proibita.
I rapporti sessuali con animali non sono vietati per legge neanche in Messico, Giappone, Cambogia e Russia.
Per quanto riguarda il Canada, una controversa sentenza della Corte suprema pubblicata a giugno 2016, stabilisce che gli atti sessuali con animali sono legali fintanto che non si verifica la penetrazione. Il provvedimento nasce da un caso giudiziario su un uomo della provincia occidentale di British Columbia, processato per 13 capi d’imputazione per violenze sulla figlia adottiva.
Uno di questi capi riguardava proprio la zooerastia. Secondo i report della corte l’uomo, noto come Dlw, avrebbe spalmato burro di arachidi sui genitali della vittima e lo avrebbe fatto leccare al cane della famiglia mentre filmava la scena. L’uomo sta scontando una condanna di 16 anni, ma a seguito della sentenza è stato assolto dall’accusa di zooerastia (“bestiality” in inglese).