L’attuale dibattito sugli inceneritori sollevato dalle affermazioni del ministro Salvini a favore di questi impianti, nei confronti dei quali vi sarebbe addirittura la dichiarata intenzione di aprirne uno per provincia, va nella direzione opposta rispetto alle ultime direttive europee in materia di gestione dei rifiuti o, per utilizzare un linguaggio nuovo, di economia circolare.
Il pacchetto europeo per l’economia circolare è stato approvato il 4 luglio scorso dall’Unione europea e i suoi principi diventeranno vincolanti a livello nazionale entro il 2020. L’Europa ci spinge quindi in direzione ostinata e contraria rispetto a quella del nostro ministro dell’Interno che, infatti, propone di adottare paradigmi già ampiamente superati causando il malcontento di moltissimi italiani.
Ma nella paresi generale fatta di annunci e sguardi rivolti al passato, qualche ente virtuoso a livello locale precorre i tempi muovendo i primi passi verso l’adozione di un’economia circolare attraverso la proposta di percorsi partecipativi e formativi rivolti alla cittadinanza.
Quando vivrà, infatti, l’economia circolare renderà inutili inceneritori e discariche prevedendo la rimessa in circolo di oggetti e materia invece che la loro combustione, tutelando in questo modo l’ambiente oltre che rappresentare una fonte di risparmio notevole.
Il Municipio VIII di Roma, ad esempio, ha deciso di attivare l’Osservatorio municipale rifiuti zero con il compito di “monitorare, nell’ambito del contesto municipale, l’attuazione delle disposizioni generali della deliberazione, rendere pubblici e disponibili i dati sugli obiettivi raggiunti, raccogliere segnalazioni ed indicazioni dai cittadini e dalle utenze in genere”.
L’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente la cittadinanza e renderla capace di responsabilizzarsi adottando nuovi modelli di consumo che prevedano l’eliminazione di rifiuti tramite pratiche di riduzione, riparazione, rivendita, riprogettazione e raccolta differenziata.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore municipale Michele Centorrino, che mira a una totale ridefinizione delle politiche ambientali ed energetiche del municipio. Il giovane assessore Centorrino ha dichiarato che “davanti allo scempio che Roma sta vivendo in questi anni, vedendo ridotte le sue strade centrali come quelle periferiche a un degrado totale e pervasivo, non si può ricorrere ai vecchi strumenti ma occorre adottare formule nuove”.
“Per questo alla mancata ristrutturazione industriale di AMA, allo sconcertante immobilismo della Raggi, rispondiamo con la creazione di uno strumento partecipativo che è l’osservatorio verso rifiuti zero al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare”, ha detto l’assessore.
Per essere coinvolti attivamente si può inviare il proprio CV insieme a una breve lettera di presentazione all’indirizzo osservatoriorifiutizero.mun08@comune.roma.it.
Il Municipio VIII vuole essere il primo ad adottare un’economia circolare sul proprio territorio creando un modello non solo per Roma ma anche per l’Italia. https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di- servizio.page?contentId=IDS195248 Il Municipio VIII intende ad adottare un’economia circolare sul proprio territorio territorio.
Leggi l'articolo originale su TPI.it