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Roma incendio nel Tmb di via Salaria: la Procura indaga per disastro colposo

Le telecamere di sorveglianza del Tmb Salario, usate anche sulla vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati andata a fuoco nella notte, non erano in funzione dal 7 dicembre

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 11 Dic. 2018 alle 15:51 Aggiornato il 11 Dic. 2018 alle 15:55

Dopo l’incendio sviluppatosi notte tra il 10 e l’11 dicembre 2018 e che ha interessato il Tmb Salario, la Procura di Roma indaga per disastro colposo.

I magistrati sono al momento in attesa delle informative delle forze dell’ordine che sono arrivate sul luogo dell’incidente dopo aver ricevuto una segnalazione dai vigilantes presenti nella struttura.

Non è esclusa l’ipotesi del reato di danneggiamento a cui avrebbe fatto seguito l’incendio. Il sito del Tmb verrà parzialmente sequestrato, ma la struttura nel complesso risulta inagibile.

Gli inquirenti hanno dato mandato ai vigili del fuoco di analizzare sia la parte umida dei rifiuti sia il Cdr per verificare come venivano trattati.

Intanto si è scoperto che le telecamere di sorveglianza del Tmb Salario, usate anche sulla vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati andata a fuoco nella notte, non erano in funzione dal 7 dicembre 2018.

Questo è quanto emerso dal sopralluogo svolto nella struttura nella mattina dell’11 dicembre dai pm della Procura di Roma, il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e i sostituti Luigia Spinelli e Carlo Villani.

Il rogo sarebbe divampato per ragioni ancora da accertare in un’area del Tmb alla quale non si può accedere dall’esterno.

L’incendio –  I vigili del fuoco sono impegnati dalle 4,30 per domare le fiamme che si sono sviluppate nello stabilimento di trattamento dei rifiuti in via Salaria 907, alla periferia nord-orientale di Roma. Nella mattinata il rogo è stato domato.

L’intervento è avvenuto nell’impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) molto contestato dagli abitanti dei vicini quartieri.

L’incendio ha interessato un capannone di 2 mila metri quadrati. Sul posto sono accorse 12 squadre di vigili del fuoco, per un totale di circa 40 uomini.

L’odore acre ha raggiunto tutte le aree abitate della zona, a partire dalla borgata Fidene, mentre il fumo che si leva dal centro di trattamento dei rifiuti è visibile anche a grande distanza.

Un sindacalista parla delle possibili cause – “Sappiamo che alle 4.20 il metronotte ha dato l’allarme, ha sentito un’esplosione”, a parlare è Alessandro Russo, sindacalista Ama della Cgil, contattato telefonicamente da TPI.it.

“Non conosciamo la ragione dell’esplosione, ma possiamo immaginarla”, aggiunge Russo. “Non è neanche la prima volta che succede in quell’impianto: nel 2015 c’è stato un altro incendio”.

Qui l’intervista completa.

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