Il referendum dell’Atac di domenica 11 novembre 2018 è fallito, la partecipazione si è infatti fermata al 16,3 per cento, quando invece il quorum necessario era del 33,3 per cento degli aventi diritto al voto, ovvero 789mila cittadini romani. Si sono registrate polemiche e caos nei seggi, come abbiamo scritto qui.
La consultazione è stata promossa da Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani per mettere a gara il servizio dei trasporti della capitale.
La sindaca di Roma Virginia Raggi dopo i risultati ha scritto: “Atac resta dei cittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti”.
Tante le polemiche sulla bassa influenza, soprattutto da parte dei cittadini non romani che hanno criticato gli abitanti della Capitale di non essere andati a votare. Sui social si legge: “Ora non vi lamentate più se la vostra città non funziona”.
E a nemmeno una settimana dalla consultazione appare un video sui social che mostra una scena “da terzo mondo”.
Nel filmato si vede un autobus Atac strapieno e dei ragazzi, probabilmente studenti, che cercano di salire sul mezzo di trasporto dai finestrini posteriori.
Il video è amatoriale ed è stato pubblicato sulla pagina Instagram “Welcometofavelas“, ma da quanto si evince dai commenti deve essere recente.
Un ragazzo ha commentato il post: “Ero io che spingevo, ma gli spingevo lo zaino mica per fargli male”. Il video è diventato virale e per molti rappresenta scene assurde simbolo del degrado in cui versa la Capitale.