“Condivido che sono considerazioni impensabili. Era una simulazione di intervista e mi è stato chiesto di interpretare un personaggio. A fini didattici ho impersonato questo personaggio”: a dirlo è il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa, nella puntata di domenica 11 novembre 2018.
Rocco Casalino risponde alla polemica che l’ha travolto dopo la diffusione di un video del 2004, nel quale insultava bambini, ragazzi down e anziani. “Faccio fatica a vederlo perché a distanza di tanti anni mi infastidisce vedermi e sentirmi dire quelle cose. Se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa, ma non penso quelle cose”, aggiunge Casalino.
Nelle ultime ore pare ci sia stato un pressing da parte del presidente del Consiglio di fronte alle parole pesanti pronunciate dal sul portavoce. Un chiarimento forte in prima serata su rai 1 è doveroso. “Ho urtato tante persone e chiedo scusa”, spiega ancora Casalino.
“Io sono omosessuale, ho vissuto in Germania da emigrato. Non è stato facile. Mi chiamavano mangiaspaghetti e usavano il verbo che si usa per gli animali. Sono stato vittima di bullismo e violenza. Non accetto che si possa fare del male a chi è diverso o disabile”.
Casalino spiega anche di aver chiamato il presidente dell’associazione delle persone down: “Ho chiesto scusa anche a lui. E sono a loro disposizione, per qualsiasi cosa”. Il portavoce di Conte racconta poi la sua evoluzione, dalla Casa del Grande Fratello a Palazzo Chigi: “Non ero orgoglioso di me. Non mi piaceva fare l’uomo di spettacolo in quel modo. Ho cambiato vita proprio 14 anni fa”.
Fabio Fazio chiede a Rocco Casalino se Conte gli abbia chiesto di lasciare l’incarico, ma lui non risponde in modo chiaro: “Il presidente e i ministri che mi conoscono sanno che quelle parole sono lontane da ciò che sono. Non ho dovuto spiegare più di tanto”.
Il portavoce del premier risponde anche alla polemica sugli attacchi alla stampa di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, giustificandone i toni: “Gli eccessi servono a focalizzare il problema, che è l’accanimento contro il Movimento e l’anomalia di un sistema che non informa e fa propaganda”, spiega in conclusione Casalino.
Quando Casalino diceva: “Down, bambini e anziani mi fanno schifo”, ma stava recitando
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