Alcuni dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti sono stati accolti nel centro di accoglienza Mondo Migliore nel territorio del comune di Rocca di Papa.
Dopo alcuni giorni di stallo al porto di Catania e in seguito allo sbarco avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto 2018, i migranti sono stati trasferiti in un centro di accoglienza di Messina in attesa delle destinazioni successive, in base alle disponibilità ottenute dal governo.
Una ventina andranno in Albania, altrettanti in Irlanda e un centinaio sono stati in carico dalla Conferenza episcopale italiana, in base all’accordo con il Viminale.
La destinazione di quelli accolti dalla Cei è Rocca di Papa, comune dei Castelli Romani non lontano da Roma. La decisione ha suscitato le proteste di alcuni cittadini, ma anche la solidarietà di altri.
Ecco come sono andate le cose.
Perché è stata scelta Rocca di Papa anche se non è territorio del Vaticano
È stato papa Francesco, di ritorno dal viaggio in Irlanda, a spiegare come si è arrivati alla decisione di scegliere Rocca di Papa, che non si trova in territorio Vaticano.
“È stato il bravo padre Aldo (Aldo Bonaiuti, che ha portato avanti le trattative con il ministero dell’Interno, ndr) che segue l’opera di don Benzi, che gli italiani conoscono bene. E il cardinal Bassetti che era qui, al telefono, guidava tutto e uno dei due sottosegretari, padre Ivan Maffeis, negoziava con il ministro”.
Un centinaio di migranti saranno trasferiti in un centro nella zona dei Castelli Romani, la struttura Mondo Migliore gestita dalla cooperativa Auxilium, nel territorio del Comune di Rocca di Papa. La parte restante dovrebbe andare in Irlanda o in Albania.
“Qui inizieranno a imparare l’italiano. È importante per integrarsi conoscere la lingua”, ha detto Bergoglio.
Dedicato alla spiritualità e all’attività convegnisti, il complesso è stato terminato nel 1957: inaugurato da Papa Pio XII, è stato inizialmente affidato al Movimento Mondo Migliore di padre Riccardo Lombardi. La struttura è poi passata alla gestione della congregazione degli Oblati di Maria Vergine.
L’arrivo dei migranti è previsto per martedì 28 agosto. “Dall’hotspot di Messina i migranti della nave Diciotti ospitati dalla Chiesa italiana saranno trasferiti quanto prima, nelle prossime ore, nel centro di Rocca di Papa, in attesa di essere ospitati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilità: Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano all’Jonio, Rossano Calabro, per citare solo quelle di cui sono a conoscenza”, ha spiegato al Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali.
“Questa è una risposta di supplenza. Non è ‘la risposta’. La risposta di un paese democratico matura attraverso ben altri processi”, ha precisato.
“Ma anche risposte di solidarietà e di umanità come questa possono aiutare a sviluppare una cultura dell’accoglienza. È stata una scelta della presidenza Cei, legata alla volontà di uscire da una situazione di stallo in cui queste persone erano da diversi giorni”, ha ribadito.
Secondo quanto appreso da Redattore sociale, a parte la fase iniziale nel Cas, che dovrebbe avere una durata limitata, la Cei si farà carico dell’ospitalità nelle diocesi. “Di fondi per ora non abbiamo parlato sono dettagli che saranno definiti al Viminale”, ha detto Maffeis.
Le polemiche e le critiche dei cittadini di Rocca di Papa
Nella mattina di lunedì 27 agosto, il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, ha pubblicato un posto su Facebook affermando di non avere ricevuto alcune indicazione dal ministero.
“Rispetto la decisione del Santo Padre, cha ha lavorato assieme al Ministro degli Interni per risolvere una questione politicamente difficile. Per quanto riguarda Rocca di Papa, ci stiamo già attivando, in coordinamento con la Prefettura e la cooperativa che gestisce il centro per continuare a garantire il massimo controllo sul territorio, per evitare eventuali disagi alla cittadinanza”, ha scritto il primo cittadino.
Sono stati molti i commenti negativi comparsi sotto il post.
Si leggono frasi come “altri 100 parassiti, che schifo”, oppure “noi non li vogliamo, rimandateli al loro paese avete stufato adesso ci sarà molta delinquenza e furti”. “Avete rotto, ammazzateli tutti”, scrive un altro utente. E poi ancora: “E quelli malati di scabbia, e chissà di cos’altro, chi controlla che non escano andando in giro per il paese o sui mezzi pubblici insieme ai nostri figli?”.
Le critiche arrivano anche dal lato politico: “La soluzione concordata dal Viminale è una ‘supercazzola’, ha detto il consigliere della Città metropolitana Andrea Volpi. “I migranti non solo risiederanno in Italia ma avranno anche un’ottima location dove apprezzare i laghi dei Castelli Romani”.
Dello stesso avviso è il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni: “I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era ‘no buono’. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano”.
A Piazza Roma è comparso anche uno striscione con la scritta “Francé portateli a San Pietro”, per protesta contro la decisione di dirottare i migranti a Rocca di Papa.
Le lettera del sindaco: “Decisione arrivata dalla Santa Sede. Ho inviato una lettera al Papa”
Nelle prime ore di questa mattina (27 agosto ndr), abbiamo appreso dalle agenzie di stampa e dai telegiornali che circa cento dei migranti a bordo della nave Diciotti, per volontà della Santa Sede, saranno ospitati a “Mondo Migliore”, Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) che si trova qui a Rocca di Papa.
Quella della Diciotti rappresenta l’ennesima tragedia umanitaria che è stata oggetto di un braccio di ferro politico a livello nazionale ed europeo. Le persone a bordo della nave sono state ferme lì, senza conoscere il proprio destino per giorni. Finalmente, la situazione si è sbloccata.
Non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali del Ministero degli Interni o della Prefettura, ma la decisione di ospitare i migranti a “Mondo Migliore” è una precisa indicazione personale di Papa Francesco.
Sua Santità ha infatti dichiarato che i migranti verranno inseriti immediatamente in un percorso di integrazione, focalizzato sull’apprendimento della lingua italiana.
“Mondo Migliore” è un centro di accoglienza autorizzato dalla Prefettura ed è il fiore all’occhiello a livello internazionale, così come riconosciuto più volte da figure di spicco, specialmente sotto il profilo della sicurezza.
Rispetto la decisione del Santo Padre, cha ha lavorato assieme al Ministro degli Interni per risolvere una questione politicamente difficile. Per quanto riguarda Rocca di Papa, ci stiamo già attivando, in coordinamento con la Prefettura e la cooperativa che gestisce il centro per continuare a garantire il massimo controllo sul territorio, per evitare eventuali disagi alla cittadinanza.
Questa mattina ho inviato una lettera al Santo Padre, con la quale ho ricordato che Rocca di Papa è sempre stata pronta ad accogliere e a sostenere coloro che si trovano in una situazione di difficoltà.
In particolare, il mio pensiero si posa sui tanti minori che abbiamo avuto modo di aiutare e collocare in strutture sicure, dove hanno trovato un luogo dove crescere sereni. In questo, si è creata una rete di solidarietà, formata da cittadini e associazioni locali, sostenuta dall’Amministrazione Comunale, grazie alla quale è stato possibile attivare numerosi progetti di inclusione.
Nella lettera ho anche avuto il piacere di invitare Papa Francesco nella nostra cittadina.
L’ironia sui social
E c’è chi sui social fa ironia, giocando tra il nome Rocca di Papa e il fatto che non sia territorio del Vaticano:
“Ragazzi sono indignato per come il clero ha preso in giro Salvini.
Prima gli dice “100 migranti Diciotti li prendiamo noi”!
Poi invece, siccome sono furbissimi, dicono “li mandiamo a Rocca di Papa”.
E tutti eravamo tranquilli perché uno dice Rocca di Papa sarà del Papa, no?
E invece no, Rocca di Papa è in Provincia di Roma, Roma è nel Lazio, il Lazio è in ITALIA.
Ma non è finita qui.
Sapete dove vanno?
Vanno al Cas di Rocca di Papa.
E sapete di chi è il cas di Rocca di Papa?
Il Cas di Rocca di Papa è una struttura prefettizia,ossia del ministero degli interni ossia di SALVINI!!
Indigniamoci per questo scherzo da prete!!!”
Dove si trova Rocca di Papa
È un comune italiano di 17.166 abitanti che si trova nella città metropolitana di Roma Capitale. Fa parte della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini.
Il comune di Rocca di Papa confina con Albano Laziale, Ariccia, Artena, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Lariano, Marino, Monte Compatri, Nemi, Rocca Priora e Velletri.
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