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Salvini: “Baglioni? Mi piace quando canta, non quando parla di immigrazione. I cantanti cantano, i ministri parlano”

Matteo Salvini e Claudio Baglioni. Credit: Getty Images

Il ministro dell'Interno risponde alle critiche del cantante romano

Di Laura Melissari
Pubblicato il 10 Gen. 2019 alle 10:15 Aggiornato il 27 Feb. 2019 alle 13:24

“Baglioni? Mi piace quando canta, non quando parla di immigrazione. I cantanti cantano, i ministri parlano”. Così il ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini risponde alle critiche di Claudio Baglioni, che il 9 gennaio 2019 ha criticato la politica in fatto di immigrazione portata avanti dal governo.

Il ministro dell’Interno ribadisce il concetto secondo cui il commento del cantante sia stato fuori luogo ai microfoni di Rtl 102.5, la mattina del 10 dicembre.

In un tweet del 9 gennaio, il vicepremier aveva già risposto fermo alle parole del cantante romano: “Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.

Il sostegno a Baglioni

Intanto arriva il sostegno da parte della politica al presentatore di Sanremo 2019. Maria Elena Boschi, in un tweet, ringrazia le parole spese dal cantante sul tema immigrazione. “Voglio ringraziare Claudio Baglioni per la sensibilità che ha sempre dimostrato nella sua carriera e per come ha dato voce ai sentimenti di umanità degli italiani, anche nella conferenza stampa di presentazione di Sanremo”.

“Per me un grande artista, ma soprattutto un grande uomo”, conclude l’esponente del Pd.

Anche Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, tende la mano a Baglioni e accusa il Tg2 di aver censurato il cantante: “Povero Baglioni, conduttore del principale evento tv Rai Sanremo censurato dalla Rai: il Tg2 ha dato spazio alla replica di Salvini sui migranti senza riportare le parole del cantautore. La furia del TgLega abbatte anche ogni logica giornalistica e professionale”, ha scritto su Twitter il segretario della commissione di Vigilanza Rai.

Baglioni contro Salvini: “Stiamo ricostruendo muri, non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”

Baglioni, durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo 2019 ha detto: “Credo che le misure messe di questo governo e dei precedenti non siano adatte. Detto questo, a noi interessa creare un senso armonico, proprio perché il Paese è terribilmente disarmonico. Vogliamo essere i trombettieri di qualche buona battaglia”, dice il direttore artistico di Sanremo.

“Quest’anno ricorre anche il 30esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. A quel tempo eravamo convinti di vivere un grande cambiamento. Qui stiamo ricostruendo i muri, non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”, rincara la dose Baglioni, che sulle sue battaglie sull’accoglienza e l’attuale momento politico in Italia dice: “Da artisti si gode del privilegio di avere un megafono con cui manifestare il proprio pensiero, non solo con l’arte. Le mie manifestazioni andavano in questo senso: a Lampedusa, già 25 anni fa si avvertiva il fenomeno degli sbarchi via mare. L’intenzione della mia manifestazione, che parlava della vita come arte dell’incontro, era dimostrare la nostra preoccupazione per movimenti di esseri umani caduti in mano a illegalità e sfruttamento”.

“La classe politica e l’opinione pubblica ha avuto grandi mancanze, è stato un disastro che avrà ripercussioni grandissime dal punto di vista intellettuale: il nostro Paese è incattivito e rancoroso verso l’altro”, prosegue.

Claudio Baglioni è il direttore artistico della 69esima edizione del Festival di Sanremo, che andrà in onda su Rai 1 dal 5 al 9 febbraio 2019. Una conferma, visto il grande successo ottenuto lo scorso anno con l’edizione 2018. Con lui, quest’anno, Claudio Bisio e Virginia Raffale.

 

 

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