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Riparare la macchina grazie al web

In Italia si spendono quasi 30 miliardi di euro per riparare auto, una cifra in aumento. Come cambiano le abitudini di chi va a riparare la macchina oggi in Italia e come il web può aiutare a evitare costi eccessivi

Di TPI
Pubblicato il 26 Giu. 2017 alle 16:19 Aggiornato il 12 Set. 2017 alle 14:12

Riparare un’auto non è come prima, almeno secondo i numeri. Negli ultimi anni in Italia sono aumentati gli interventi in officina, sia in termini di spesa che di quantità delle riparazioni, anche a causa della crisi che ha spinto gli automobilisti a rivedere le proprie priorità e a ritardare l’acquisto di nuove auto. A differenza di prima tuttavia sono disponibili strumenti che permettono a chi deve rivolgersi a un’officina di essere sicuro di ricevere il miglior trattamento possibile, ovviando a inconvenienti legati alla scarsa trasparenza del settore che rende infatti molto dispendiosa e difficoltosa la ricerca.

Secondo l’ICDP Consumer Survey del 2016, il 66% degli italiani si rivolge al web per trovare una soluzione e cercare informazioni prima di portare l’auto in assistenza. In particolare una parte (il 35%) utilizza internet solamente per confrontare i prezzi mentre il 20% richiede direttamente online i preventivi per la manutenzione dell’auto.

Nel 2016 sono stati spesi €29,5 miliardi per la spesa e la manutenzione dell’auto, il 3,9% in più rispetto all’anno precedente secondo l’Osservatorio Autopromotec. Nello stesso periodo le auto in circolazione sono aumentate dell’1,4% e la quantità degli interventi di manutenzione e riparazione nelle officine sono incrementate dell’1,3%. La crescita ha caratterizzato anche il ricorso a canali web per collegare automobilisti e autoriparatori.

Proprio per favorire una maggiore trasparenza nel settore si sono affacciati sul mercato diversi servizi online. Uno di questi è CercaOfficina.it, un portale tramite il quale gli automobilisti possono richiedere preventivi per interventi di manutenzione e riparazione dell’auto a officine della propria zona. Durante i suoi quattro anni di attività, il sito ha già potuto raccogliere numerose informazioni utili a delineare il rapporto dell’automobilista italiano col web.

Ben il 72% di chi si rivolge al web per informarsi prima di un’eventuale riparazione sono uomini, a testimonianza di un settore ancora d’interesse prevalentemente maschile. La fascia d’età più rappresentativa è quella tra i 25 e i 44 anni (56%), quella che utilizza internet più assiduamente.

Il sito è principalmente utilizzato per richiedere preventivi per il tagliando, i cui costi variano in maniera significativa a seconda dell’area geografica: nel 2016 si passa da una media di 243€ a Milano a 168€ a Napoli. La differenza dei costi riflette le diverse realtà sociali all’interno del Paese: una manodopera più costosa a Nord così come auto relativamente più vecchie e usurate nelle regioni del Centro e del Sud.

Dall’analisi emerge anche come i proprietari di auto nuove e ancora in garanzia siano più disposti ad affidarsi a officine non appartenenti alla rete ufficiale della casa automobilistica. Mostra così di avere avuto effetti il cosiddetto ‘Decreto Monti’ (Regolamento UE n.461/2010), entrato in vigore nel 2010, grazie al quale possibile effettuare gli interventi di tagliando presso autoriparatori indipendenti mantenendo la garanzia dell’auto della casa madre. Aumenta perciò la fiducia nelle officine indipendenti, grazie anche alle migliori condizioni economiche che spesso sono in grado di offrire.

I dati di CercaOfficina.it riflettono un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, approdato adesso anche in uno dei settori meno trasparenti per gli automobilisti. Anche gli autoriparatori però dimostrano di essere sempre più disponibili ad affacciarsi alla rete per promuovere la propria attività. Il digitale rappresenta il futuro anche per l’autoriparazione.

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