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    Imprenditore offre un lavoro a tempo indeterminato a 1.500 euro al mese, ma i candidati rispondono: “Meglio il reddito di cittadinanza”

    Il contratto, con 14 mensilità, prevede un impegno giornaliero dalle 9:30 alle 17

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 18 Dic. 2018 alle 16:10 Aggiornato il 20 Feb. 2019 alle 19:34

    “Offro 1.500 euro al mese, l’orario lavorativo è dalle 9:30 alle 17:00 e il contratto è a tempo indeterminato”. No, non è un miraggio, ma la realtà. Un imprenditore milanese, Francesco Casile, per trovare una persona da inserire nel suo staff, nell’ottobre 2018 ha pubblicato l’annuncio dappertutto, persino sui giornali e nella rubrica “Lo dico al Corriere” del Corriere della sera. Ma Casile, che lavora nel campo della moda, non è riuscito a trovare nessuno. E da qui è nata una polemica.

    L’episodio

    Per Casile, che opera a Milano, è stato impossibile trovare la risorsa giusta da immettere nella sua squadra. Ma non perché nessuno fosse capace: i candidati, al contrario, hanno mostrato poco interesse, almeno secondo l’imprenditore. “Mi è stato detto che per 1.500 euro preferiscono il reddito di cittadinanza” ha dichiarato l’uomo il 18 dicembre a Stasera Italia, la trasmissione targata Mediaset e in onda su Rete 4.

    Una situazione surreale se si considera che, tra le varie richieste dei candidati, ci fosse anche quella di spostare l’orario “scomodo” del colloquio. “L’incontro è alle 10? È presto, possiamo fare a mezzogiorno?”, avrebbe chiesto qualcuno secondo la testimonianza di Casile.

    In tanti – 1.631 persone fino al 12 dicembre 2018 – hanno risposto all’annuncio dell’imprenditore. Anche perché si tratta di un contratto annuale con 14 mensilità. Ma tra questi c’è chi ha preferito l’opzione – non ancora attiva – del reddito di cittadinanza, fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle.

    Il 12 dicembre, comunque, Casile aveva scritto una seconda lettera al Corriere in cui segnalava il fatto che molti candidati non allegassero il curriculum vitae. E che solo otto profili tra quelli scelti, ha spiegato meglio l’imprenditore, non erano d’accordo sull’orario del colloquio.

    La bufera, però, si è sollevata ugualmente e alcuni hanno criticato Casile per non aver reso noto il compenso offerto oltre ad aver proposto un’offerta di lavoro troppo generica.

    L’imprenditore ha così replicato con calma: “Cerco di rispondere con rispetto a tutti. Ma vorrei anche dare un consiglio ai giovani: scrivete una lettera in cui dite: ‘Mettetemi alla prova per sei mesi, poi parliamo del contratto'”. E ha aggiunto: “Devo tuttavia ammettere che per un giovane che si sposti su Milano, 1.500 euro per pagare un affitto da 700-800 e vivere non sono molti”. Casile, poi, ha definito il reddito di cittadinanza “un disincentivo a muoversi e a provarci”.

    Il reddito di cittadinanza

    Tra qualche mese il reddito di cittadinanza potrebbe vedere la luce. O almeno così ha affermato il governo giallo-verde secondo cui da marzo-aprile 2019 sarà avviata la misura economica per chi vive sotto la soglia di povertà. (Qui tutto quello che c’è da sapere sul reddito di cittadinanza).

    Il reddito di cittadinanza non viene, infatti, erogato a tutti i cittadini – ragion per cui il nome “reddito di cittadinanza” è usato in maniera impropria – ma solo a chi ha determinati requisiti.

    Un testo specifico e definitivo non è stato ancora stilato, ma i membri dell’esecutivo, in particolare Luigi Di Maio, hanno già anticipato chi potrà godere della misura, quali sono i requisiti e come verrà erogata. (Qui tutti le ultime notizie sul reddito di cittadinanza)

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