Dopo il terribile rogo divampato nella Cattedrale di Notre Dame di Parigi, in tanti hanno offerto il loro aiuto per la ricostruzione del sito di culto che sorge nella capitale francese.
Notre Dame, cosa resta della Cattedrale dopo l’incendio
“Come città di Firenze abbiamo deciso di organizzare nelle prossime settimane un piano di coinvolgimento volontario di artigiani, restauratori, architetti fiorentini per dare da subito il nostro apporto alla popolazione francese e a Parigi per una ricostruzione veloce, che sia anche il simbolo di come l’Occidente, la cultura occidentale è forte, coesa e sa riconoscere e recuperare i propri simboli di bellezza e di cultura”.
Questo l’annuncio del sindaco di Firenze Nardella. “Vedere cadere le guglie è stato un dolore inimmaginabile, anche perché Firenze come Parigi è Patrimonio dell’umanità e sappiamo come un dramma di questo tipo non colpisce solo la popolazione parigina e francese, ma tutto il mondo”.
“Ho inviato un messaggio di cordoglio alla mia collega sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che conosco, stimo di cui apprezzo la passione e l’amore che ha verso la propria città”, ha aggiunto il primo cittadini fiorentino.
A tendere una mano a Parigi per la ricostruzione della Cattedrale è anche l’Opera di Santa Maria del Fiore, che gestisce il complesso del Duomo: “Siamo pronti a offrire il nostro sostegno con l’esperienza maturata con la Cattedrale di Firenze e i suoi monumenti”.
Solidarietà e disponibilità sono arrivate anche dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: “Dobbiamo tutti impegnarci per dare una mano. Anche noi siamo pronti a fare il possibile per aiutare Notre Dame e anch’io mi impegnerò in prima persona in questo sforzo necessario. Dalle ceneri si può risorgere e Notre Dame lo farà in tutta la sua bellezza”.
“Il restauro sarà lungo”, ha proseguito il direttore. “Ci vorranno almeno 10 anni. E comunque anche una volta ricostruita e restaurata non sarà più come prima”.