L’11 aprile del 1987 lo scrittore, partigiano antifascista e poeta italiano Primo Levi venne trovato morto nella sua casa di Torino. Aveva 68 anni ed era stato prigioniero nel campo di concentramento tedesco di Auschwitz.
Primo Levi è l’autore, tra le altre sue opere, di Se questo è un uomo, con il quale è riuscito a raccontare e tramandare la sua esperienza personale all’interno del campo di sterminio nazista. I versi introduttivi della sua prima opera pongono l’accento sul concetto di umanità.
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Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
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