Il 16 settembre 2016 è morto, all’età di 95 anni, Carlo Azeglio Ciampi. È stato il decimo presidente della Repubblica, dal 1999 al 2006. In precedenza fu governatore della Banca d’Italia per 14 anni dal 1979 al 1993, oltre che presidente del Consiglio, dall’aprile 1993 al maggio 1994, in una fase di difficile transizione istituzionale in piena tangentopoli.
Ha ricoperto più volte il ruolo di ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Nel primo governo Prodi rese possibile l’abbattimento di quattro punti percentuali del deficit pubblico, permettendo all’Italia di rispettare uno dei più ostici parametri di Maastricht e le condizioni per l’ingresso tra i paesi di testa nella moneta unica.
Il suo fu il primo governo tecnico della storia d’Italia, fu infatti il primo primo ministro a ricoprire tale ruolo senza essere parlamentare a ricoprire tale incarico.
Era nato a Livorno il 20 dicembre del 1920. Si laureò in lettere all’Università Normale di Pisa e conseguì successivamente un’altra laurea in giurisprudenza. Durante la Seconda guerra mondiale fu sottotenente dell’esercito in Albania, e dopo l’8 settembre 1943 fu partigiano in Abruzzo con il nucleo di antifascisti rifugiati sui monti di Scanno. Nel 1946 sposò Franca Pilla, una tra le first lady italiane considerate più apprezzate e presenti nella storia repubblicana.
Ciampi non fu l’unico presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d’Italia: prima di lui, nel 1948, anche Luigi Einaudi.
Mentre era presidente della Repubblica, ha nominato cinque senatori a vita: Rita Levi-Montalcini nel 2001, Emilio Colombo nel 2003, Mario Luzi nel 2004, Giorgio Napolitano (poi succedutogli come presidente della Repubblica) e Sergio Pininfarina nel 2005. Ha inoltre nominato cinque Giudici della Corte costituzionale: nel 2000 Giovanni Maria Flick, nel 2004 Franco Gallo e nel 2005 Sabino Cassese, Maria Rita Saulle e Giuseppe Tesauro.
Grazie alle sue competenze, al suo rigore e alla sua sobrietà, divenne uno dei capi di stato più amati e stimati dagli italiani. Fu eletto presidente il 13 maggio 1999 alla prima votazione, con una larga maggioranza di 707 voti su 1010. Ebbe sempre un alto indice di gradimento popolare.
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