Italia: un 41enne romano senza fissa dimora è stato fermato in relazione all’omicidio di Beau Solomon, il giovane americano trovato morto a Roma. Il corpo dello studente americano scomparso da Trastevere quattro giorni fa era stato trovato nel Tevere, all’altezza di Ponte Marconi, nella mattinata di lunedì 4 luglio 2016. L’uomo sarebbe quindi il principale indiziato per l’omicidio, aggravato da futili motivi. La pista della rapina è quella più accreditata dal momento che non sono stati ritrovati né il telefonino né il portafogli del 19enne americano. La causa del decesso potrebbe essere l’annegamento ma non si escludono altre possibilità dal momento che Solomon aveva una ferita alla testa e che la sua maglietta era sporca di sangue. Inoltre, la famiglia ha riferito che la sua carta di credito è stata usata nelle ore in cui il ragazzo risultava scomparso, con spese che ammontano a 1.500 euro e tutte realizzate a Milano. Due testimoni, ascoltati a lungo dagli inquirenti, hanno raccontato di aver visto una persona gettare nel fiume Tevere un’altra persona proprio nella notte tra il 30 e 1 luglio.
Le salme delle nove vittime italiane dell’attacco terroristico di Dacca, in Bangladesh, sono rientrate oggi in Italia a bordo di un aereo atterrato nel tardo pomeriggio all’aeroporto di Ciampino di Roma. Ad accoglierle anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di ritorno anticipato da una visita ufficiale in Sudamerica.
– Siria: un rapporto diffuso oggi da Amnesty International offre per la prima volta la possibilità di esaminare i crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani commessi da alcuni dei gruppi ribelli armati presenti in Siria, inclusi sequestri di persona, torture ed esecuzioni sommarie. Il documento riferisce degli abusi commessi da cinque gruppi armati in particolare ad Aleppo e Idlib, nel nord del paese. Tra gli obiettivi attivisti, operatori umanitari, minoranze etniche e religiose e persino minori. Il documento sottolinea come le tecniche di tortura usate da questi gruppi siano le stesse utilizzate dal regime di Assad.
– Congo: la carenza di siringhe sta limitando gli sforzi degli operatori sanitari per vaccinare la popolazione della Repubblica democratica del Congo contro un’epidemia di febbre gialla, nonostante nel paese siano state consegnate oltre un milione di dosi. L’epidemia è stata dichiarata il mese scorso nella capitale Kinshasa e in altre due province che confinano con l’Angola dove da dicembre 2015 a oggi, la febbre gialla ha ucciso 350 persone. L’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha riferito che i casi sospetti in Congo sono circa 1.400, e ha registrato 82 decessi. Desta particolare preoccupazione la possibilità che l’epidemia si diffonda a Kinshasa, una città da 12 milioni di abitanti e servizi sanitari inadeguati. Il portavoce dell’Oms in Congo, Eugene Kabambi, ha riferito che il paese dispone di meno della metà delle siringhe che sarebbero necessarie.
– Arabia Saudita: l’intero mondo musulmano ha reagito con sdegno ai tre attacchi in tre diverse città saudite, Jeddah, Qatif e Medina. Il più grave per il bilancio – quattro uomini della sicurezza hanno perso la vita, oltre all’attentatore – e per l’altissimo valore simbolico del luogo colpito è senza dubbio quello sulla Moschea del Profeta di Medina, il secondo sito più sacro dell’Islam. C’è la sorpresa per la santità del luogo scelto come obiettivo e l’invito a restare uniti contro il terrorismo.
Intanto, nel paese si è aperto il dibattito sull’eredità teologica dello studioso medievale Ibn Taymiyya, altamente riverito e considerato il precursore del wahhabismo (l’ideologia sposata dai regnanti sauditi), in particolare in merito all’uccisione degli apostati in seguito alla notizia che due gemelli hanno pugnalato a morte la madre che voleva impedire loro di unirsi alle fila dell’Isis in Siria.
– Canada: Justin Trudeau ha annunciato che il Canada potrebbe introdurre le carte di identità di genere neutro, riconoscendo quindi il diritto di non identificarsi né nel genere maschile, né in quello femminile. Trudeau ha detto che il governo sta esplorando la “modalità migliore” per farlo. Sta inoltre studiando altre giurisdizioni che hanno già introdotto il genere neutro. Il primo ministro canadese fin dall’inizio del suo mandato si è schierato in prima linea nella tutela dei diritti della comunità Lgbt e di quanti non si riconoscono nel loro genere di nascita, diventando anche il primo premier canadese a sfilare a un gay pride, avendo partecipato alla parata di Toronto dello scorso 30 giugno.
– Giordania: la nuova carta d’identità elettronica rilasciata dalle autorità della Giordania non riporta la religione del suo possessore. La nuova tessera ha attirato le critiche di quanti ritengono che eliminare l’appartenenza confessionale dalle informazioni stampate su di essa spogli il paese della sua identità musulmana. Le autorità rispondono che la costituzione giordana garantisce a tutti i cittadini l’uguaglianza di fronte alla legge e che non specificare l’appartenenza religiosa serve anche a combattere la discriminazione su base confessionale. Inoltre, precisano, la religione è tra i dati contenuti nel chip della nuova carta d’identità, insieme ad altre informazioni come il gruppo sanguigno, il codice fiscale, l’assicurazione sanitaria, il numero della patente di guida e l’impronta digitale.
– Turchia: il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato di concedere la cittadinanza ad alcuni dei quasi tre milioni di siriani rifugiati in Turchia. “Ci sono persone altamente qualificate tra i rifugiati siriani in Turchia. Offrirgli la cittadinanza servirebbe gli interessi del paese e migliorerebbe gli standard di vita di queste persone”, ha dichiarato il presidente. Attualmente, sono circa 260mila i siriani che vivono in campi profughi gestiti da Ankara, mentre il resto dei rifugiati vive in contesto urbano.
– Unione Europea: durante una seduta del Parlamento europeo a Strasburgo, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha criticato i principali sostenitori della Brexit, Boris Johnson e Nigel Farage, per essersi ritirati nel mezzo dello scompiglio politico creatosi dopo la vittoria del fronte leave. Juncker li ha definiti “nazionalisti retrogradi, non patrioti” perché “i patrioti non danno le dimissioni quando la situazione si fa difficile”.
– Germania: un volo della linea aerea Germania, in partenza dall’aeroporto di Kassel-Calden, nell’ovest della Germania, è stato evacuato dopo un sospetto allarme bomba. Come dichiarato dalla polizia tedesca dello stato di Hesse, “un anonimo ha chiamato l’aeroporto di Kassen questo pomeriggio riferendo che c’era un bagaglio a bordo di uno degli aerei in partenza che poteva rivelarsi pericoloso”. L’aereo in questione era diretto ad Antalya, destinazione turistica in Turchia.
– Stati Uniti: la Apple ha annunciato che a partire dall’upgrade di sistema iOS 10, che verrà rilasciato a breve, sarà possibile registrarsi come donatori di organi, occhi e tessuti grazie a un aggiornamento della app Salute. La novità, che nasce dalla collaborazione con l’associazione Donate Life America consente ai cittadini degli Stati Uniti di essere registrati direttamente nel database del Registo nazionale dei donatori.
– Giove: Juno, la navicella spaziale della Nasa, è entrata con successo nell’orbita di Giove. La sua missione sarà quella di capire come è formato il pianeta, il suo sistema meteorologico e cosa causa le sue aurore. Dopo un viaggio di cinque anni, iniziato nell’agosto del 2011, e 1,8 milioni di milioni di miglia percorsi, la sonda Juno è entrata in orbita attorno a Giove questa mattina alle 5, ora italiana, dopo che il suo motore ha bruciato per 35 minuti, per rallentare la velocità della sonda a 130mila miglia all’ora ed essere catturata dal campo gravitazionale del pianeta.
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