Stati Uniti: la città di Orlando sta lavorando senza sosta per fornire dettagli e maggiori informazioni ai familiari e ai parenti delle 50 persone morte nella sparatoria di domenica. Il sindaco della città, Buddy Dyer ha scritto in un tweet che, sebbene la discoteca Pulse sia ancora una scena del crimine attiva, gli investigatori stanno lavorando in maniera efficiente e diligente. Infatti, è stato istituito un sito web che aggiorna costantemente il numero delle vittime, con i loro nomi e la loro età anagrafica, come ha annunciato lo stesso primo cittadino di Orlando sempre sul suo account Twitter. Finora sono 36 le persone identificate.
– Stati Uniti: Microsoft, la notissima società di informatica fondata da Bill Gates, ha annunciato che entro la fine dell’anno acquisterà per 26,2 miliardi di dollari (circa 23 miliardi di euro) LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro che conta circa 433 milioni di iscritti. L’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella e quello di LinkedIn Jeff Weiner si sono entrambi detti soddisfatti della proposta d’acquisto. Dopo l’accordo, che richiederà l’approvazione da parte delle autorità deputate degli Stati Uniti, dell’Unione europea, del Canada e del Brasile, LinkedIn entrerà a far parte dell’unità processi produttivi e di business di Microsoft, secondo quanto dichiarato dalla società. Si tratta dell’acquisizione più grande di sempre nella storia della società fondata da Bill Gates.
– Francia: il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato il divieto di vendita di alcolici nelle “zone a rischio”, come le aree attorno agli stadi alla vigilia e nel giorno delle partite di Euro 2016. “Questa misura influenzerà l’ordine pubblico, relativo ai negozi, locali e agli addetti autorizzati alla vendita d’asporto. I prefetti possono anche vietare il posizionamento di sedie e poltroncine che potrebbero essere usate come proiettili”, ha spiegato il ministro. Inoltre, ai gestori di bar e ristoranti potrebbe essere imposto il divieto di servire bevande in bottiglia e bicchieri di vetro che potrebbero diventare armi da battaglia. La decisione del governo francese è arrivata dopo tre giorni di scontri a Marsiglia, devastata dagli hooligans e dai tifosi russi, complici i fiumi di birra e altri alcolici che le due tifoserie hanno consumato.
– Stati Uniti: l’Isis ha definito Omar Mateen, l’autore della strage di Orlando in un locale gay in cui sono morte 50 persone, “uno dei soldati del califfato in America”. Il messaggio è stato diffuso su una radio del sedicente Stato islamico che lodava il suo “martirio” durante “un’adunanza di crociati”. Nella serata di domenica 12 giugno era arrivata la rivendicazione dell’Isis attraverso l’Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato. “L’attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato cento tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico”, si legge nel messaggio.
– Stati Uniti: il presidente degli Stati Uniti Barak Obama al termine di una riunione nella Sala Ovale con l’Fbi ha dichiarato che non c’è alcuna prova evidente che Omar Mateen, il killer di Orlando, avesse ricevuto ordini dall’Isis. “Homegrown extremism”, estremismo cresciuto entro i confini nazionali: così Obama ha definito la strage di Orlando in cui sono morte 49 persone, spiegando che si è trattato di “qualcosa di simile alla strage di San Bernardino”. A ispirare Omar Mateen, secondo il presidente degli Stati Uniti, sarebbe stata piuttosto l’informazione estremista disseminata in rete. Le autorità americane hanno fatto sapere che prima di compiere l’attacco terroristico Matees ha chiamato il 911, il numero unico delle emergenze negli Usa, per proclamare la sua fedeltà allo Stato islamico. Tuttavia l’esistenza di un collegamento effettivo con il sedicente Stato islamico è meno chiaro: “Sappiamo che ha giurato fedeltà all’Isis all’ultimo minuto, ma non abbiamo elementi per provare che avesse ricevuto degli ordini”.