I Programmi di Screening sono dei percorsi organizzati di prevenzione e diagnosi precoce e sono attivi tutto l’anno, per la prevenzione dei tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina.
L’obiettivo è individuare una eventuale presenza di neoplasie in una fase precoce quando ancora non c’è nessun disturbo, in questo modo si aumentano le possibilità di cure efficaci, meno aggressive e con una maggiore possibilità di guarigione.
I Programmi di Screening sono 3 percorsi di prevenzione gratuiti rivolte alle persone comprese nelle fasce d’età: Donne 25-64 anni per la prevenzione del tumore del collo dell’utero Donne 50-69 (volontario fino a 74 anni) anni per la prevenzione del tumore della mammella Donne e uomini 50-74 anni per la prevenzione del tumore del colon retto
Come funzionano: viene inviata a casa una lettera d’invito con un appuntamento prefissato dalla ASL di appartenenza per effettuare il test di screening, l’appuntamento può essere modificato telefonando al numero verde indicato nella lettera.
Il risultato viene comunicato per posta; nell’eventualità che sia necessario ripetere il test o effettuare ulteriori accertamenti, l’interessato verrà contattato telefonicamente. Nel caso di un risultato del test dubbio l’interessato sarà invitato a eseguire gli esami di approfondimento presso un centro specializzato (Centro di Screening di II livello).
Nel caso in cui non dovesse pervenire la lettera di invito, sarà possibile telefonare ai numeri verdi delle ASL per avere informazioni e prenotare un esame.
Grazie alle numerose campagne di informazione promosse dalla Regione Lazio, negli ultimi anni la partecipazione è aumentata in modo sensibile:
screening tumore della mammella dal 2014 al 2017 +60% estensione inviti e +50% adesioni
screening tumore cervice uterina dal 2014 al 2017 +20% estensione inviti e +20% adesioni
screening tumore colon-retto dal 2014 al 2017 +105% estensione inviti e +120% adesioni
Nel 2018 sono ulteriormente aumentate le adesioni agli screening, al 15 novembre sono stati 413.699 i cittadini che hanno risposto positivamente alla lettera inviata dalle Asl per effettuare gli screening, 30mila persone in più rispetto all’anno precedente, facendo registrare un +9.678 adesioni per lo screening per il tumore alla mammella, un +10.057 adesioni per lo screening alla cervice uterina e un +10.503 adesioni per lo screening al colon retto.
I progressi nella ricerca hanno determinato negli anni una crescita continua delle percentuali di sopravvivenza, evidenziando l’importanza di una diagnosi precoce. Per questo motivo la sensibilizzazione rappresenta un aspetto fondamentale e gioca un ruolo decisivo nel processo di cura.
La Regione Lazio, in occasione di Ottobre Rosa, offre ogni anno alle donne nelle fasce di età 45-49 cioè quelle non comprese nella fascia garantita dal programma di screening, l’opportunità di prenotare una mammografia gratuita nelle strutture sanitarie che partecipano all’iniziativa. L’anno scorso grazie a Ottobre Rosa sono state effettuate 8600 mammografie in più, con un aumento del 17% rispetto al 2016.
La Regione Lazio vanta una fitta rete di centri specializzati che rispondono ai più elevati standard europei con professionisti qualificati ai quali si affianca il mondo del volontariato. Insieme rappresentano quella rete di accoglienza e supporto alle persone che devono affrontare un periodo molto difficile nella loro vita come quello della malattia.
È importante effettuare i controlli programmati, in questo modo la prevenzione sarà più efficace.
Solo attraverso la partecipazione attiva, rispondendo agli inviti della propria ASL, sarà possibile ottenere un beneficio per la salute, aumentando le possibilità di cure adeguate e meno aggressive. Per informazioni sugli screening e sui servizi sanitari si può visitare il sito Salute Lazio (www.salutelazio.it).