La regione Lazio ha varato oggi, 5 luglio 2018, una riforma della legge sul diritto allo studio. La legge è stata approvata con 34 voti favorevoli, 12 astenuti e 0 contrari.
La norma in tema di welfare studentesco ha lo scopo di razionalizzare la spesa pubblica, potenziando i servizi offerti. La legge approvata il 5 luglio ha stabilito la sostituzione del vecchio Laziodisu con il nuovo l’Ente regionale per i diritti alla conoscenza ed allo studio (Disco), e ha previsto una serie di interventi indirizzati ad arginare la dispersione universitaria.
Tra le novità della nuova legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella Regione” vi sono inoltre l’introduzione del concetto di promozione della conoscenza, il potenziamento del raccordo tra università, formazione e inserimento lavorativo e l’ampliamento dei servizi e delle agevolazioni offerte agli studenti.
La riforma si occupa inoltre di agevolare gli spostamenti dei pendolari tra i Comuni dove si trovano gli atenei e quelli limitrofi.
È stato inoltre istituito un fondo di sostegno post-laurea.
La riforma va nella stessa direzione dei successi più recenti della giunta della regione Lazio: il numero degli studenti che hanno ottenuto una borsa di studio è passato dai 10.600 del 2013 ai 21mila dell’anno accademico 2017/18.
Per quanto riguarda le risorse spese dalla regione, si è passati dai 12 milioni agli oltre 29 milioni.
“Siamo orgogliosi quindi di questa legge. Il Lazio corre, si innova e si caratterizza sul governo del fare. Continua quindi la nostra quotidiana rivoluzione a favore degli studenti e del sistema universitario, come nodo strategico, per un nuovo modello di sviluppo”, ha detto Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente e Assessore alla Ricerca, Formazione e Università.
La riforma, che punta a una governance più snella, permette di risparmiare circa 500mila euro l’anno.
“Grande unità e solidarietà del Consiglio regionale quando si tratta di cambiare le cose e investire sulle nuove generazioni. In un momento di continui conflitti politici l’approvazione della legge sul diritto allo studio e alla conoscenza è un risultato eccezionale per il Lazio. Quanto avvenuto oggi è l’esempio concreto di come si possa governare senza ostilità e che quando progetti e idee sono di assoluto valore riescono ad avere il riconoscimento e l’approvazione da parte di tutte le parti politiche”, ha dichiarato in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.