Referendum Atac – Quando e come si vota
Il prossimo 11 novembre 2018 i cittadini romani saranno chiamati alle urne per il referendum sull’Atac, per esprimersi sulla possibilità di aprire il servizio pubblico dei trasporti alla concorrenza privata. (Qui tutto quello che c’è da sapere sul referendum, con tutti i dettagli)
Il voto è previsto domenica 11 novembre 2018 dalle ore 8 alle 20. La consultazione avviene con voto elettronico nei seggi normalmente utilizzati. Manca meno di un mese ma il referendum non è stato pubblicizzato in maniera capillare.
Essendo un referendum consultivo è valido se il quorum supera il 33 per cento degli aventi diritti al voto, a differenza di quello abrogativo in cui occorre la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Servono almeno 800mila voti.
Referendum Atac – Come si vota
All’elettore verranno consegnate due schede di colore diverso, una per ciascun quesito.
Su ciascuna scheda sarà riportato il quesito formulato nella richiesta di referendum, letteralmente riprodotto a caratteri chiaramente leggibili, e due rettangoli con all’interno le diciture SI / NO
Le cittadine e i cittadini, iscritti all’Albo delle persone idonee all’Ufficio di Presidente di seggio elettorale presso la Corte d’Appello di Roma, possono comunicare la propria disponibilità all’assunzione dell’incarico di Presidente di seggio per i referendum consultivi dell’11 novembre. La disponibilità va data entro il 3 ottobre 2018. Qui tutti gli elementi.
Le operazioni di scrutinio avvengono immediatamente dopo la chiusura della votazione e proseguono ad esaurimento.
In questo articolo abbiamo raccontato il viaggio di TPI in Atac attraverso le parole di chi è dentro. Dallo scandalo Parentopoli alla truffa dei biglietti falsi, passando per il furto del carburante nei depositi, ai mezzi manomessi, fino a quelli che prendono fuoco in strada: Atac è sempre stata segnata da criticità, scandali e bilanci in perdita.
• Qui invece l’intervista video a Micaela Quintavalle, sindacalista Atac licenziata dopo aver denunciato pubblicamente la mancata manutenzione dei mezzi in Atac.
• Qui TPI ha pubblicato l’intervista video a Francesco Mingiardi, membro del comitato “Mobilitiamo Roma”, in favore del sì al referendum.
Referendum Atac Roma – Chi ha diritto di voto
Alla votazione, che si svolge a suffragio universale con voto diretto, libero e segreto, partecipano tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale, nonché coloro che, appartenendo ad una delle categorie previste dall’art. 6 dello Statuto, si siano appositamente registrati tra l’1 ottobre e il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di svolgimento dei referendum.
I cittadini residenti all’estero (A.I.R.E.) che votano a Roma, saranno informati, a decorrere dal 45° giorno precedente la votazione, con apposito avviso pubblicato sul sito istituzionale di Roma Capitale.
Per esercitare il diritto al voto, l’elettore dovrà presentare un documento valido e la tessera elettorale nella quale però, essendo un referendum cittadino, non verrà posto alcun timbro.
I cittadini sprovvisti di tessera elettorale valida, che, pur avendone diritto, siano stati esclusi dalla compilazione delle liste elettorali, possono presentare domanda di essere ammessi al voto alla Commissione Elettorale Comunale nei termini e nelle modalità previste dall’art. 3 della legge 7 febbraio 1979 n. 40 – presso Dipartimento Servizi delegati – Ufficio Elettorale – Via Petroselli, 50 , tutti i giorni lavorativi nei normali orari di apertura al pubblico e, nel giorno della votazione, con orario 8:00 – 20:00.
Referendum Atac Roma – I quesiti
I quesiti del referendum consultivo sono due. Il primo: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”.
Il secondo: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.