Il referendum sulla messa a bando del trasporto pubblico locale di Roma si svolgerà l’11 novembre 2018. Al momento il servizio è gestito da Atac, l’azienda del Campidoglio.
La consultazione era prevista per il 3 giugno, ma la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha firmato un’ordinanza che stabilisce il rinvio del referendum per evitare “una inopportuna sovrapposizione tra la campagna per le elezioni nei Municipi III ed VIII (il 10 giugno, ndr) e quella referendaria, ingenerando una impropria commistione tra i rispettivi temi”.
I quesiti referendari sono due. Il primo è: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediate gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”.
Il secondo quesito: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.
La consultazione è stata promossa dai Radicali italiani.
Per quanto riguarda le modalità di voto, il presidente della Commissione riforme istituzionali, Angelo Sturni, ha fatto sapere che “è allo studio la possibilità di usare per la prima volta il voto elettronico”.
Contrari i Radicali: “Le modalità di voto dovranno essere quelle tradizionali e nei seggi dove si vota normalmente per ogni altra elezione. Sperimentazioni di voto elettronico non garantirebbero la sicurezza e la segretezza del voto e non sono ancora contemplate dai regolamenti di Roma Capitale”.
In questo articolo abbiamo raccontato il viaggio di TPI in Atac attraverso le parole di chi è dentro. Dallo scandalo Parentopoli alla truffa dei biglietti falsi, passando per il furto del carburante nei depositi, ai mezzi manomessi, fino a quelli che prendono fuoco in strada: Atac è sempre stata segnata da criticità, scandali e bilanci in perdita.