Uno stipendio da mille euro al mese alle donne che stanno a casa a fare le mamme. È la proposta del Popolo della Famiglia, che ha già scatenato numerose proteste.
“Spesso una donna che fa la mamma viene vista come una mantenuta dal marito o una semplice casalinga. Con mille euro al mese si garantisce loro piena dignità”, ha detto Mirko De Carli, coordinatore del Popolo della Famiglia, spiegando il senso della proposta del “reddito di maternità”.
La proposta di iniziativa popolare è stata presentata in Sardegna dal Popolo della Famiglia, Fortza Paris e i Riformatori.
La proposta prevede un assegno da mille euro al mese per ogni figlio fino al compimento degli 8 anni, e destinato alle donne che si occupano di casa e figli a tempo pieno.
“Ormai le donne possono solo lavorare, senza scegliere di restare a casa e fare le mamme a tempo pieno. Stiamo vivendo un inverno demografico” ha detto ancora il coordinatore nazionale.
“Viviamo in una terra che si avvia verso una crisi demografica pari solo a quella della Serbia e si presume che nel 2050 i sardi saranno un milione contro l’1,6 attuale. Noi dobbiamo guardare oltre e dare alle famiglie un primo aiuto”, ha detto Gianfranco Scalas di Fortza Paris.
La proposta, come era prevedibile, ha scatenato un’orda di commenti critici sui social network.
Molte donne, ma non solo, si sono scagliate contro il fatto che la proposta preveda che le donne “stiano a casa”. In molti hanno visto la proposta di legge come una negazione di anni e anni di lotte femministe per l’emancipazione e l’autodeterminazione delle donne.
“La destra al governo si presenta in Sardegna e svela le sue priorità. Che poi sono le stesse ovunque: pagare le donne per fare figli e a patto che stiano a casa”, ha commentato Beatrice Brignone di Possibile.
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