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Il reddito di cittadinanza? Ci sarà, ma scenderà a 500 euro

La misura piena, cioè 780 euro al mese, è prevista solo per un individuo che paga un affitto e ha Isee zero, ha spiegato Pasquale Tridico, docente di Economia del lavoro all’Università Roma Tre e consigliere del vicepremier Luigi Di Maio.

Di Marta Facchini
Pubblicato il 29 Ott. 2018 alle 13:03 Aggiornato il 29 Ott. 2018 alle 13:05

Il reddito di cittadinanza arriverà. Si parla di quasi 5 milioni di potenziali beneficiari e, per richiederlo, sarà necessario presentare l’apposita domanda. Poi,  quando il procedimento sarà avviato, potrebbe bastare la compilazione automatica dell’Isee. A spiegare quali sono i requisiti per accedere alla misura voluta dal Movimento 3 Stelle è Pasquale Tridico, docente di Economia del lavoro all’Università Roma Tre e consigliere del vicepremier Luigi Di Maio.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Tridico spiega che il requisito per potere accedere al reddito di cittadinanza sarà l’Isee, l’indicatore delle situazione economica familiare, che non deve superare 9.360 euro.

“Ma si terrà conto della numerosità del nucleo. Faccio un esempio: se ho un reddito di 15mila euro e ho tre figli a carico, essi abbattono il mio reddito e l’Isee sarà sotto i 9.360 euro richiesti”, ha detto Tridico.

E ha aggiunto che il reddito “non sarà un mero sussidio. Esso è condizionato a un Patto di servizio per il reinserimento nel mercato del lavoro, la ricerca attiva e documentata di lavoro, la frequenza a corsi di formazione e la disponibilità a lavori utili alla comunità. In questo contesto gli abusi sono difficili, se non impossibili”.

La misura piena, cioè 780 euro al mese, è prevista solo per un individuo che “paga un affitto e ha Isee zero”. Se, invece, è gia proprietario di una casa, l’importo si riduce.

A differenza di altri paesi europei, spiega Tridico, “si sta ragionando su una misura fino a 500 euro più 280 per l’affitto. In questa ipotesi, chi vive nella casa di proprietà prenderebbe al massimo intorno a 500 euro. Inoltre, il reddito di cittadinanza sarà spalmato in modo abbastanza omogeneo sul territorio: il 46.5 per cento dei possibili beneficiari si trova al Centro-Nord. E si stima che il 20 per cento di tutti i potenziali beneficiari ha la casa di proprietà, e la quota maggiore è concentrata nel Sud”.

A gestire la misura saranno i Cpi, Centri per l’impiego, e per farlo ci saranno tre tra le 8mila e le 10mila assunzioni.

A chi sostiene che il reddito di cittadinanza potrebbe scoraggiare la ricerca di un nuovo lavoro, Tridico risponde: “Tendo ad escluderlo. Il beneficiario deve infatti accettare la formazione al lavoro, che deve essere vera, effettiva, documentabile. Inoltre, dovrà essere disponibile a lavori utili alla collettività e perderà il reddito se rifiuta tre proposte di lavoro. Il sistema quindi rende impossibile il lavoro nero e incoraggia invece al ricerca attiva del lavoro”.

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