“You pay” (“avete pagato”): le parole del difensore della Juventus Giorgio Chiellini ai giocatori del Real Madrid sono eloquenti.
Dopo una partita perfetta, in cui i bianconeri avevano clamorosamente ribaltato lo 0-3 dell’andata, a una manciata di secondi dal fischio finale e dai supplementari l’arbitro ha assegnato un rigore molto dubbio ai blancos.
Il difensore madrileno Varane stava per calciare a colpo sicuro a pochi passi dalla porta. Benatia ha provato ad anticiparlo, colpendo in parte il pallone e in parte l’avversario.
Un episodio al limite, che il direttore di gara ha voluto sanzionare con il penalty, vanificando la straordinaria rimonta dei bianconeri.
A quel punto si è scatenato il putiferio: l’arbitro è stato accerchiato dai giocatori della Juventus e ha espulso Buffon per proteste. Chiellini si è rivolto ai giocatori del Real accusandoli di aver corrotto il direttore di gara.
GIanluigi Buffon, con questa partita, ha invece dato l’addio al calcio europeo. Il portiere, salvo sorprese, si ritirerà a fine stagione. A Buffon quanto successo nel finale di partita non è proprio andato giù.
“L’arbitro è un incapace, dovrebbe stare in tribuna con le patatine, ha l’immondizia al posto del cuore!” ha detto il numero 1 bianconero nel post-partita.
Resta comunque la grande prestazione della Juventus, capace di andare a un passo da un’impresa storica. I bianconeri hanno messo sotto il Real recuperando, contro ogni pronostico, i tre gol presi all’andata.
Champions, l’impresa della Roma con il Barcellona
La Juventus stava per bissare l’impresa fatta dalla Roma il giorno prima contro il Barcellona.
Una partita storica, leggendaria, che resterà negli annali del calcio. In una notte la Roma si riscatta dopo anni di frustrazioni, delusioni, scudetti sfuggiti all’ultima giornata, pesanti sconfitte subite contro le big europee.
Tutto raccolto nello spazio di 90 incredibili minuti, scanditi dalle urla dello stadio e da una rimonta che via via prendeva sempre più forma.
Un trionfo reso ancora più bello da quanto successo nella gara di andata, con i giallorossi che avevano disputato un ottimo match ma erano stati puniti molto oltre i propri demeriti, per errori banali e sviste arbitrali.
Per una volta, però, il destino ha sorriso alla squadra di Di Francesco, che ora può sognare persino la finale di Kiev, che si disputerà il 26 maggio (QUI VI SPIEGHIAMO QUANTO INCASSA LA ROMA CON LA QUALIFICAZIONE ALLA SEMIFINALE)
Una notte che va rivissuta nei suoi momenti più emozionanti: il gol di Dzeko dopo pochi minuti, i blaugrana che arrancano, messi sotto sul piano del gioco, la Roma che già nel primo tempo spreca almeno 3 occasioni importanti per raddoppiare.
Poi una ripresa da sogno: il rigore netto assegnato per il fallo di Piqué su Dkezo (c’era anche l’espulsione del difensore spagnolo), il brivido per il fallo di Fazio, già ammonito, graziato dall’arbitro che non lo manda negli spogliatoi, il forcing finale coronato dal gol di Manolas con tanto di esultanza alla Tardelli.
Infine, l’attesa del fischio finale, con il tempo che scorre lento e il Barcellona che mette i brividi in un paio di occasioni ai 60mila dell’Olimpico.
Una lezione di calcio contro la squadra più forte del mondo: non c’è tifoso romanista che potrà dove, come e con chi ha assistito a quella che, a tutti gli effetti, resta una delle 3-4 partite più importanti nella storia del club.