Oggi 12 ottobre 2018 è stata vandalizzata la sede di Roma dei Radicali, come denunciato dai membri del partito sulla loro pagina Facebook.
I Radicali hanno definito l’azione come un’aggressione “violenta e vigliacca”, realizzata contro un “luogo di dialogo e confronto nonviolento”.
“Ieri, oggi e domani #porteaperte al dialogo e al confronto nonviolento. Anche dopo questo vile attacco, la sede di via Bargoni 32 a Roma aspetta chiunque creda nella politica come possibilità di fare la propria parte, di dire di no, di cambiare le cose”, è il messaggio che si legge sulla pagina Facebook del partito.
L’aggressione è avvenuta introno alle 9.40 della mattina del 12 ottobre: la sede di Roma dei Radicali è stata imbrattata con la vernice rossa e contro la porta è stato anche lanciato un fumogeno, mettendo così a rischio la sicurezza delle persone che in quel momento si trovavano all’interno della struttura.
Come denunciano gli stessi membri del partito, le motivazioni alla base dell’aggressione possono essere da una parte la partecipazione dei Radicali alla campagna Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie, iniziativa che mira a “decriminalizzare il soccorso umanitario nei confronti dei migranti e realizzare passaggi sicuri e legali per i rifugiati”, e dall’altra la promozione del “referendum Mobilitiamo Roma per la messa a gara del Tpl a Roma”. (qui tutto quello che c’è da sapere sul referendum)
“Dopo anni di inefficienze, sprechi e logiche clientelari, finalmente votando sì potremo porre fine al monopolio di Atac e mettere a gara il servizio di trasporto pubblico, ad una o più aziende, sotto il diretto controllo del comune di Roma che continuerà, ad esempio, a stabilire il prezzo del biglietto e le tratte necessarie per ogni quartiere”, si legge sul sito dei Radicali.
L’aggressione è avvenuta tra l’altro il giorno prima dell’inizio dello sciopero di 24 ore indetto da Atac nella città di Roma, programmato per il 12 ottobre.