Cresce la pressione sulla sindaca di Roma Viriginia Raggi dopo l’ulteriore accusa contestata dalla procura capitolina. Nell’inchiesta sulle nomine in Campidoglio, il primo cittadino risulta anche indagata per abuso d’ufficio in concorso con Salvatore Romeo, ex capo della sua segreteria politica.
I magistrati indagano sulla promozione di Romeo da funzionario nel dipartimento partecipate, con stipendio di 39mila euro annui, alla guida della segreteria del sindaco, con un salario di quasi 120mila euro. Stipendio poi sceso a 93mila per l’intervento dell’Autorità anticorruzione (Anac).
A Salvatore Romeo, che dovrebbe essere interrogato in settimana, i magistrati probabilmente chiederanno conto delle presunte polizze vita da lui stipulate a favore della stessa Virginia Raggi e di altri esponenti pentastellati nel gennaio 2016, durante le comunarie del Movimento Cinquestelle a Roma.
Salgono dunque a due i procedimenti per abuso d’ufficio avviati nei confronti della sindaca di Roma, già indagata per la nomina a vicecapo della direzione Turismo di Renato Marra, fratello di Raffaele, per la quale è accusata anche del reato di falso.
In Campidoglio, intanto, scoppia il caso Berdini. In un colloquio con un giornalista della Stampa, pubblicato dal quotidiano torinese l’8 febbraio, l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini avrebbe definito “impreparata” la sindaca, giudicandola incapace di amministrare, “circondata da una banda”. L’assessore ha però categoricamente smentito l’esistenza del colloquio, precisando di essere stato avvicinato da un cronista durante una “conversazone privata tra amici”. “Confermiamo parola per parola il colloquio con Berdini”, ha replicato La Stampa.
Berdini, durante un vertice in Campidoglio con Virginia Raggi, ha rimesso il suo incarico alla sindaca esprimendo “amarezza per la situazione che si è venuta a creare”. Ma il primo cittadino ha respinto “con riserva” le dimissioni.
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