“Certi rom sono cittadini italiani, ma non sono uguali a noi. Uguali non è il termine più giusto da usare”.
Queste le parole di Simone Vandalo, giovane di Casal Bruciato, dove nei giorni scorsi i residenti hanno protestato contro l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom.
Simone è il fidanzato di Noemi, la ragazza che quel giorno ha occupato l’appartamento con il suo bambino di sei mesi.
Appena il ragazzo pronuncia quelle parole, il pubblico esplode in un applauso fragoroso. A quel punto Corrado Formigli si dissocia da quanto accaduto:
“L’applauso sul fatto che il rom non è uguale a noi, mi fa paura. Non do la colpa a Simone, ma mi domando cosa stia succedendo nel nostro Paese e quanto sia pericoloso alimentare questo tipo di pensiero”.