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La pubblicità sessista dei pannolini

Lo IAP ha stabilito che la nuova pubblicità dei pannolini Huggies viola il codice di autodisciplina della comunicazione commerciale

Di Vittoria Vardanega
Pubblicato il 11 Giu. 2015 alle 16:53

L’Istituto Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha stabilito che il nuovo spot dell’azienda produttrice di pannolini Huggies viola due articoli del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, in quanto non rispetta il divieto di dare voce a “ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere”, si legge in un comunicato

Il video pubblicitario della Huggies, compagnia di proprietà della corporazione statunitense Kimberly-Clark, era stato recentemente lanciato per sponsorizzare una nuova linea di pannolini, caratterizzata dalla presenza di due tipologie dello stesso prodotto: uno studiato appositamente per i bambini, l’altro per le bambine. 

La pubblicità, proprio per sottolineare la differenziazione di genere effettuata dall’azienda, ripropone una serie di stereotipi sessisti, dimostrando come i pregiudizi legati al genere di appartenenza siano ancora radicati nella nostra società. 

“Lei penserà a farsi bella, lui a fare goal. Lei cercherà tenerezza, lui avventure. Lei si farà correre dietro, lui invece ti cercherà. Così piccoli e già così diversi.” È quanto viene affermato nello spot. 

Frasi che, oltre a cancellare qualche decennio di lotte all’insegna della parità di genere, sembrano precludere alle bambine di appassionarsi al calcio, di ricercare avventure, di fare il primo passo, e ai bambini di curare il proprio aspetto, ricercare affetto e lasciarsi conquistare.

Qui sotto il video della pubblicità dei nuovi pannolini Huggies. 

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